Sarà capitato a tutti di avvertire, talvolta una leggera scossa, entrando e uscendo dall’auto. Quest’ultima, come ogni altro corpo in movimento, si carica e vi spieghiamo il motivo.
Le scosse elettriche sono determinate da uno squilibrio di cariche tra due oggetti che presentano un diverso potenziale elettrico. Questo è un principio generale, ma nel caso specifico delle auto la differenza può essere determinata dall’attrito tra noi automobilisti e il sedile, o tra il vento e il telaio della vettura.
In sostanza si tratta di un trasferimento di cariche elettriche determinato da uno squilibrio denominato effetto triboelettrico. E’ un fenomeno molto comune quando si strofina un materiale conduttore con uno isolante. Il conduttore, infatti, tende a perdere gli elettroni acquisendo energia positiva mentre l’isolante cattura gli elettroni e si carica negativamente. A quel punto si viene a creare una tensione.
All’interno delle vetture il fenomeno elettrostatico avviene per lo più a causa dei vestiti che si caricano, negativamente, e il sedile presenta una carica positiva. Tutto ciò avviene, specialmente, con i materiali sintetici ma a prescindere da quello che indossiamo il fenomeno può avvenire anche, come anticipato, tra il vento e il telaio dell’auto specialmente nelle giornate secche.
Altro fattore importante riguarda l’aspetto ambientale, come il tasso di umidità o di vento. Nel caso in cui l’umidità è maggiore nell’aria, in alcuni luoghi, si viene a creare in una resistenza a terra e quindi una minor carica accumulata. Come tante teorie legate alla scienza sono molto più facili da provare che da spiegare. Conoscete questa clamorosa storia che riguarda un famoso ex giocatore di Napoli e Juve: una truffa clamorosa.
Ecco cosa è l’induzione elettrostatica
Il processo fisico avviene quando un oggetto neutro si elettrizza a causa della vicinanza di un altro componente carico elettricamente. La distribuzione non è omogenea come nel caso precedente. Quando siamo alla guida della vetture, mani e piedi è come presentassero delle cariche negative, mentre il corpo sì polarizza. A quel punto quando le mani si avvicinano le parti metalliche dell’auto prendono la scossa. Tutto ciò può avvenire anche all’interno del veicolo quando si va a toccare il telaio metallico.
Quella più fastidiosa è quando le maniglie di apertura e chiusura del veicolo sono in metallo e non in plastica, ma qualora si evitasse l’apertura e il tocco con parti metalliche e si tocchi, direttamente, il suolo i nostri piedi non accuserebbero la scossa. Il telaio rimarrebbe ancora carico, mentre grazie anche alle suole delle scarpe l’automobilista si troverebbe con lo stesso potenziale del terreno. Qualora si dovesse aprire, in seguito, la vettura il telaio libererebbe l’energia accumulata. Date una occhiata a questo articolo: rubano l’auto ad un calciatore famosissimo: ecco come la ritrova.
Scossa, non solo in auto
La scossa, però, non avviene in tutti i casi perché dipende dal tipo di contatto e dalla sua resistenza. Nel caso in cui la corrente è inferiore si percepirà una scossa molto debole perché il limite si aggira intorno ai 2 mA in corrente continua. Ti consigliamo sempre, per evitare la fastidiosa scossa, di aumentare la superficie di appoggio, toccando il telaio con tutto il palmo della mano. Vi suggeriamo di evitare abiti sintetici e, una volta scesi dalla macchina, chiudete la portiera con un gomito o le spalle.
Avrete sicuramente notato che tanti lo fanno dopo aver parcheggiato la propria macchina ma adesso sapete anche il motivo. La cosa può anche avvenire sugli aerei per l’accumulo di carica sul telaio durante il volo o anche sui treni che corrono a terra sui binari. Non si tratta di un fenomeno circoscritto alle vetture, tuttavia il fastidio è il medesimo.