Vi siete mai chiesti che vettura guida l’allenatore più controverso del calcio moderno Mourinho? Qui la riposta.
Vincente, affascinante, polemico. Questo potrebbe essere un buon mix di aggettivi in grado di definire José Mourinho, il mister più divisivo degli ultimi anni del calcio internazionale. Per lui la mezza misura non vale. O lo si ama o lo si odia.
Come un po’ tutti coloro che in vari ruoli lavorano nel mondo del pallone, anche lo Special One è un appassionato delle quattro ruote. La prima macchina che ebbe l’occasione di guidare fu una Renault 5 regalatagli dal padre per festeggiare la patente appena conseguita.
Successivamente, con i primi guadagni, il portoghese si comprò una Honda Civic. Una vettura ancora alla portata delle tasche dei comuni mortali. L’ultima prima di passare ai bolidi da sogno da svariati bigliettoni.
Di pari passo con i successi sul campo, l’allenatore di Setubal potrà infatti presto permettersi gioielli lussuosi e costosi. Ma prima una sosta al 1996, quando si trovava al Barca ed era affiancato dall’assistente Bobby Robson. Allora aveva una Suzuki Vitari con cui un giorno rischiò di farsi molto male. “Stavo tornando a casa dopo la firma del contratto. Ebbi un colpo di sonno alla guida. Fui fortunato cavandomela solo con qualche punto in testa e un paio di costole rotte“, il suo racconto.
Da quel momento in avanti soltanto mostri di potenza, a partire dalla Ferrari 612 Scaglietti a trazione posteriore che però fu un dono dell’oligarca russo Roman Abramovič per i risultati ottenuti dal suo Chelsea nel 2008. Si trattava di un modello davvero raro, essendo stato realizzato in appena sessanta repliche in occasione del 60esimo anniversario dalla fondazione del marchio. Dotata di un poderoso V12 aspirato da 5,8 litri, vantava 540 cv per 590 Nm di coppia.
Nel glorioso anno del Triplete con l’Inter ossia nel 2010, si porterà a casa una Aston Martin Rapide, pure lei spinta da un V12, da 5,9 litri, per 477 cv. “Avevo vinto tutto a Milano e mi ero aggiudicato il Pallone d’Oro come migliore coach del pianeta. Mi sembra giusto festeggiare. Ai miei figli dissi di non venderla, perché avrebbe dovuto rimanere sempre in famiglia“, ebbe modo di svelare.
I più recenti bolidi di cui siamo a conoscenza sono invece della Jaguar, questo perché nel frattempo è diventato un ambasciatore del brand. Tre sono gli esemplari da lui posseduti. Una F-Type Coupé, equipaggiata di un V8 5.0,da 450 o 575 cv a seconda dell’allestimento. Qui il prezzo oscilla tra i 66.500 e i 130.000 euro. Un SUV F- Pace S plug-in, cambio automatico da otto rapporti, per 163 cv e un valore sul mercato che parte dai 68.100 euro. E una XJ, automobile prodotta fino al 2019, con propulsore 3.0 V6 da 280 CV diesel, oppure un 5.0 V8 da 510 CV alimentato a benzina (non sappiamo quale sia quella del 60enne) per un costo che può andare dagli 81.000 euro della versione benzina Luxury, per arrivare ai 120.000 di quella a gasolio.
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