Momentaccio per Lewis Hamilton, sempre più criticato nel circus da parte anche di ex campioni del mondo. In questo caso è il connazionale Damon Hill a lanciare una provocazione.
Lewis si è esposto in modo chiaro sulle difficoltà che sta accusando nel 2023, della serie “il problema è la macchina, non sono io”. Il #44 si è difeso dagli attacchi ricevuti dopo l’ennesimo inizio di stagione al di sotto delle aspettative. La sua forma fisica potrebbe anche essere la migliore di sempre, ma senza un mezzo tecnico adeguato in F1 si fa poca strada.
Per anni è stato subissato di critiche Fernando Alonso, ma appena ha avuto a disposizione una AM all’altezza del suo talento, è tornato a calcare tre podi di fila ad oltre 40 anni. L’ultima gara vinta dall’anglocaraibico è datata 5 dicembre 2021. Dopo il successo in Arabia Saudita subì la più grande beffa della sua carriera ad Abu Dhabi.
Se sul piano psicologico il fenomeno di Stevenage potrebbe aver accusato un contraccolpo, a distanza di quasi un anno e mezzo i problemi sembrano non essere più nella testa del campione. Inevitabilmente, sapere di avere pochi anni davanti in F1 e non riuscire ad esprimere il proprio potenziale deve essere difficile da accettare. Nel 2022 non ha vinto nemmeno un GP per la prima volta in carriera, mentre il giovane teammate ha interpretato al meglio il suo ruolo.
A 38 anni Lewis non può trovare soddisfazioni nell’arrivare, sporadicamente, sul podio o chiudere in top 5. Per un vincitore di 103 GP l’unica medicina sarebbe la vittoria. La Mercedes, però, ha deluso tutti, presentando un’auto molto simile al flop W13. Conservando la medesima filosofia progettuale del 2022, Annus horribilis della Stella a tre punte, non ci sono stati clamorosi passi in avanti.
Hamilton, problema di età?
Nella F1 moderna è molto difficile rimanere al passo dei giovani driver. Il veterano Kimi Raikkonen si tolse la soddisfazione di vincere ad Austin il suo ultimo GP in F1 a 39 anni. Lottare per un mondiale, però, richiede ben altro sforzo. Il dominio della Stella a tre punte è stato superiore a qualsiasi altro nella storia della F1. Oggi, invece, la Red Bull Racing è al comando delle operazioni.
Lo strapotere tecnico della casa austriaca sembra inscalfibile. Il contratto di Lewis scadrà al termine del 2023, ma potrebbe attendere la versione B della W14 per avere le idee più chiare sul suo futuro. Se dovesse essere al di sotto delle aspettative non è detto che l’anglocaraibico prosegua nel suo percorso in Mercedes.
Un cambio di casacca avrebbe del clamoroso, ma nella prossima annata avrebbe 39 anni e, difficilmente, un top team gli spalancherebbe le porte. Di sicuro l’età inizia ad essere un fattore, così come l’ingaggio del #44, tra i più alti dell’intero circus. Nonostante 9 podi stagionali nel 2022 Lewis ha terminato la stagione alle spalle di tutti gli altri top driver. Russell si è messo in mostra per una costanza straordinaria.
La bordata di Damon Hill
L’ex campione del mondo 1996 ha parlato nel Podcast di Formula 1, “F1 Nation”, di alcuni piloti che sono riusciti a chiudere in bellezza. Ad esempio Alain Prost decise di ritirarsi, definitivamente, da campione del mondo. Questo sarebbe l’obiettivo di Lewis, ma qualora dovesse avere per le mani un’auto competitiva nel prossimo futuro, tutto ciò garantirebbe anche una importante chance per George Russell.
Secondo Hill “man mano che invecchi, e se hai anche avuto incidenti, il tuo cervello dice: ‘Devo essere più circospetto’. Quindi è possibile che la velocità istintiva e inconscia abbia iniziato ad abbandonarti“, riferendosi ad Hamilton e il 3-0 che Russell in qualifica.
“George deve lavorare molto duramente per diventare una risorsa preziosa per la squadra, cosa che sta facendo. Deve fare il duro lavoro, Lewis no. Sanno che se ad Hamilton viene data l’opportunità, tornerà al top forma e sarà in grado di offrire gare straordinarie. Sanno anche che George può farlo, ma deve ancora dimostrarlo“, ha tuonato Hill.
“Lewis è molto bravo a capirlo e penserà: ‘ Ti lascerò fare il duro lavoro, George, perché è estenuante’. La strategia di Lewis è eliminare le distrazioni e lasciare che arrivi il suo momento. Anche con Valtteri Bottas, Hamilton ha adottato un approccio rilassato all’inizio di ogni stagione – ha aggiunto Damon Hill – lascia che le cose si svolgano e alla fine, quando vede un’opportunità, preme sull’acceleratore e scompare in lontananza“.