Anche quest’anno è stato confermato il bonus revisione auto. Di cosa si tratta, come funziona ed entro quando va richiesto.
Qualcuno lo chiama “Bonus Veicoli Sicuri”. Ma per i più è soltanto il bonus revisione. Introdotto per la prima volta nel 2021 a seguito dell’impennata dei costi legati ad ogni aspetto della mobilità, è stato confermato dal Governo Meloni, che lo inserito nella Legge di Bilancio con l’obiettivo di diminuire l’impatto sulle tasche già provate degli italiani.
Nell’immediato post pandemia l’adeguamento alle tabelle Istat delle tariffe bloccate da tredici anni, aveva portato ad un incremento dei prezzi del 22%, motivo per cui se il collaudo effettuato in Motorizzazione Civile prima lo si pagava 45 euro, successivamente si è passati a 54,95 euro. La stessa operazione compiuta in centri privati è balzata da 66,8 a 79,02 euro.
Ma grazie al piccolo sconto si possono risparmiare 9,95 euro. Ovvero l’esatta somma extra data dal rialzo succitato. Chi fosse interessato avrà tempo fino al 31 dicembre 2023 per farne domanda.
Bonus revisione, come si può richiederlo?
La procedura per ottenere la detrazione è semplice. Basta andare sulla piattaforma Bonus Veicoli Sicuri fornita dal sito del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. Effettuato l’accesso all’area riservata tramite le proprie credenziali SPID con livello di sicurezza due, sarà sufficiente aggiungere i dati anagrafici e la targa della vettura per cui si desidera il rimborso. Se il veicolo è aziendale andrà segnalate partita IVA e ragione sociale.
Ma a chi è indirizzato il buono? A tutti gli autoveicoli fino a 35 quintali, ai motoveicoli, ai ciclomotori e ai minibus fino a quindici posti che hanno completato la revisione periodica secondo quanto previsto dall’articolo 80 del Codice della strada.
Quali documenti sono necessari per la domanda
Per richiedere l’accredito del bonus non è necessario inviare la ricevuta di pagamento della revisione. Basta indicare l’IBAN, oltre al nome dell’intestatario del conto corrente sul quale andrà versata la somma.
Vanno invece segnalati i dati del mezzo interessato, la targa dello stesso, la data in cui si è effettuata l’operazione di controllo, come detto le coordinate bancarie e l’indirizzo e-mail. Eventualmente partita IVA e regione sociale se si è un’azienda.
Attenzione. Se si dispone di più automobili non si potrà fare domanda per ognuno di essi. Ma solamente per uno. Qualora la vettura fosse cointestata, lo sconto viene riconosciuto al primo nome presente sulla carta di circolazione.
Il rimborso verrà comunque garantito solo previa verifica della regolarità della richiesta, e ovviamente a seconda della disponibilità dei fondi. In ogni caso per controllare l’avanzamento della pratica, il riferimento è sempre la piattaforma Bonus Veicoli Sicuri.
Cosa succede se si sbaglia ad inserire un dato? La domanda può essere cancellata entro tre giorni dal primo invio, corretta e rimandata. Superata la scadenza sarà necessario contattare la Motorizzazione Civile per segnalare lo sbaglio e ripetere la procedura.
Quando scade il bonus revisione auto?
Circa la deadline, quella riguardante i controlli del 2022 era fissata al 31 marzo scorso. Mentre per quanto concerne le operazioni compiute quest’anno, le domande possono già essere inoltrate. E sarà possibile farlo fino all’ultimo giorno di dicembre.
Per questa agevolazione l’esecutivo ha stanziato 4 milioni di euro. La corresponsione avverrà in ordine temporale di richiesta e finché ci saranno soldi in cassa. Facendo una stima di massima, su 17 milioni di auto sottoposte a revisione, 402.000 dovrebbero usufruire della scontistica.