Nonostante l’inizio della stagione di F1 per la Mercedes non sia stato secondo le attese, il boss Wolff ha ricevuto un bella notizia.
Al di là del podio conquistato da Hamilton in Australia, l’avvio di campionato della Stella si è rivelato abbastanza incolore. Tanto che nelle scorse settimane il team principal Toto Wolff non aveva saputo tacere il proprio dispiacere per una situazione davvero lontana da ciò che erano le attese, vista la ripresa avuta nell’ultima parte del 2022, reclamando una revisione capillare del progetto della W14. Un restyling di sostanza più che di apparenza, destinato a prolungarsi almeno fino al termine di maggio, nella speranza di avere GP tardo primaverili ed estivi più soddisfacenti e magari pure qualche vittoria.
Dopo tre gran premi la Mercedes occupa la terza piazza costruttori con 56 punti, contro i 65 di Aston Martin e i 123 della Red Bull. Un bel gap che i tedeschi si augurano di chiudere o rendere meno allarmante.
Wolff tra i più ricchi al mondo
Mentre si strugge per le Frecce Nere che non sfrecciano più come un tempo, il manager viennese ha comunque un motivo per rallegrarsi. Il suo conto in banca. Per cui, anche se la scuderia dovesse fare cilecca, di certo lui non morirà di fame. Perché diciamo questo? Semplice, perché secondo la rivista Forbes, il 51enne ha appena fatto il suo ingresso in una élite. Quello dei “billionaires”. Con una fortuna di 1 miliardo di dollari l’austriaco è diventato uno dei paperoni del globo.
Questo non solo per merito delle sue vittorie da dirigente nel Circus e i suoi investimenti nella serie, ma altresì per gli impegni esterni. Dunque ora le sue fortune sono paragonabili a quelle di sportivi del calibro del cestista Le Bron James e del golfista Tiger Woods, immancabile nelle liste dei ricconi.
A dargli una mano in questo senso lo show di Netflix “Drive To Survive”, che ha evidentemente aumentato gli introiti di tutti i protagonisti della top class dell’automobilismo per quanto concerne i diritti d’immagine. Ma per il responsabile del muretto tedesco si sono anche il 33% delle quote di proprietà della Mercedes Benz Grand Prix Ltd a fruttare, così come lo 0.95% posseduto nella Aston Martin Lagonda, in grado di generare utili per 1,4 miliardi di sterline l’anno scorso.
I primi passi da businessman nella massima categoria il boss di Ham e Russell li ha mossi alla Williams nel 2009, con l’acquisizione di qualche azione e l’entrata successiva nel gruppo dirigenziale. Nel 2012 il suo nome era già sul 15% e questo gli valse la promozione a direttore esecutivo. Proprio in quell’annata l’equipe di Grove trionferà in un GP, l’ultimo finora, in Spagna con Pastor Maldonado.
Perché il boss Mercedes ha guadagnato così tanto
Passato alla ex Brawn GP diventata nel frattempo Mercedes, saprà costruire un gruppo vincente e dal 2014 al 2021 dominerà tra le marche. Questo lungo periodo di supremazia, agevolato dall’introduzione delle power unit ibride, lo renderanno uno dei capi più influenti della F1 almeno nell’ultimo decennio. Non vanno neppure dimenticati i suoi investimenti in aziende di informatica e di tecnologie.
E siccome l’appetito vien mangiando, il marito di Susie Stoddard ha asserito che non andrà in pensione tanto presto. Anzi. Che lo vedremo ancora a lungo nello sport. “Personalmente non mi vedo ad un punto della vita in cui appagato dei successi e degli obiettivi raggiunti mi dedico all’imprenditoria part-time“, disse una volta al podcast High Performance. “Non sono un atleta che a 35 anni deve terminare la sua carriera. Se sarò in salute andrò avanti per altri trenta o quarant’anni“, il suo piano a lungo termine che lo ha portato a rifiutarsi di fare un bilancio della sua carriera.
Che sia nel Grande Circo, o fuori, il buon Toto continuerà ad aumentare il suo cachet ancora per un po’ di tempo.