Max Verstappen ha più volte detto di volersi ritirare presto, ed ora c’è l’ammissione sul suo futuro. Ecco dove correrà e dove non andrà.
Il pilota del momento in F1 è Max Verstappen, colui che ha in mano il dominio totale sulla massima formula. Il campione del mondo viene da due titoli iridati consecutivi, e pare lanciato senza alcun problema verso il terzo. La superiorità della Red Bull, unita ad un talento fuori dal comune, non sembrano lasciare scampo ai rivali, che devono sperare in un vero e proprio miracolo per dargli battaglia.
L’unico che è in possesso della stessa RB19 è il suo compagno di squadra, ovvero Sergio Perez, che difficilmente potrà regalarci una sfida mondiale aperta sino alla fine. Super Max è il padrone assoluto all’interno del team di Milton Keynes, e c’è la paura che per batterlo occorra aspettare il suo ritiro.
Verstappen ha infatti più volte dichiarato di non voler correre in F1 sino a quarant’anni come fatto da Fernando Alonso, anche se, come si suol dire, l’appetito vien mangiando. Ecco, dunque, le opzioni per il futuro del campione del mondo, che ne ha iniziato a parlare in questi giorni.
Verstappen, esclusa la 500 Miglia di Indianapolis
I piloti di F1 sono spesso affascinati anche da altre categorie e tipologie di gare, ed una di queste è sicuramente la 500 Miglia di Indianapolis. L’ultimo pilota del Circus in attività ad averci provato è Fernando Alonso, che l’ha corsa sia nel 2017 che nel 2020, senza però riuscire a vincere. Di sicuro, non la correrà mai Max Verstappen, che in un’intervista rilasciata al “Daily Mail” ha rivelato i piani futuri.
Ecco le sue parole: “Se correrò mai la 500 Miglia di Indianapolis? No, non ne ho intenzione. Se hai una lunga carriera in F1 e non incappi in brutti incidenti o in infortuni gravi, non vale la pena di rischiare. Mi piacerebbe molto vincerla, ho grande rispetto per chi la disputa, ma io non ho mai corso su un ovale e ci vuole del tempo per prendere confidenza. A volte basta veramente poco per andare a sbattere e farsi molto male. Preferisco tenermi le gambe“.
Verstappen è uno che vive per le corse, visto che quando non è in pista è sempre impegnato al simulatore o nelle gare virtuali, come spesso ha fatto vedere direttamente da casa sua. L’olandese ha detto parecchie volte di non voler correre in F1 per tanti anni, ed è anche plausibile che dopo il 2028, anno di scadenza del suo attuale contratto con la Red Bull, possa dire finalmente basta.
Esclusa la 500 Miglia di Indianapolis, c’è un’altra gara magica che lo aspetta, anche se, senza partecipare ad Indy, non potrà puntare alla Triple Crown, detenuta solamente da Graham Hill. Ad aspettarlo c’è la 24 ore di Le Mans, già corsa e vinta qualche anno fa da papà Jos, anche se non nella classifica ssoluta.
La 24 ore di Le Mans è l’opzione più plausibile
Max Verstappen ha invece parlato spesso e molto bene della 24 ore di Le Mans, ed è quella la gara a cui prenderà parte una volta ritiratosi dalla F1. Prima di tutto, anche in quel caso potrebbe usufruire dei consigli di papà Jos, che nel 2008 vinse la classe LMP2 con la Porsche RS Spyder del team Van Merkesteijn Motorsport, assieme a Peter Van Merkesteijn, che era il proprietario del team, e Jeroen Bleekemolen.
L’olandese potrebbe così percorrere la strada di alcuni suoi colleghi attuali, vale a dire Nico Hulkenberg e Fernando Alonso. Entrambi hanno il 100% di vittorie nella maratona francese, con il tedesco, attualmente in forze alla Haas, che ha corso solo nel 2015 con la Porsche 919 Hybrid, trionfando assieme a Nick Tandy ed Earl Bamber.
Lo spagnolo dell’Aston Martin l’ha corsa sia nel 2018 che nel 2019 con la Toyota TS050 Hybrid, imponendosi in entrambi i casi assieme a Sébestien Buemi e Kazuki Nakajima. Alonso vinse anche il mondiale endurance proprio in quella stagione, e c’è da credere che Super Max possa seguire quella strada.
Il FIA WEC sta ora passando un periodo di splendore, con tante case ufficiali coinvolte ed intenzionate a regalare a questa categoria anni di grande spettacolo. Vedere un pluri-campione del mondo della F1 come Super Max coinvolto aumenterebbe e di tanto l’interesse, e siamo sicuri che non declinerà l’offerta di prendere parte a questa sfida.