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Fermo amministrativo auto: c’è l’esonero con la Legge 104, sono molti a non saperlo e rischiano

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Floriana Vitiello

Quando scatta il fermo amministrativo auto e il titolare del veicolo è un disabile con legge 104, è previsto l’esonero?

I cittadini che maturano debiti, che portano alla notifica di una cartella esattoriale, se non provvedono a regolarizzare la propria posizione debitoria possono andare incontro al fermo amministrativo dell’auto di proprietà.

Canva – Derapate

In base a quanto stabilito dal diritto tributario italiano, i debitori che sono stati sollecitati più volte al pagamento di una cartella esattoriale, da parte dell’Agenzia delle Entrate riscossione, hanno 30 giorni di tempo per regolarizzare la propria posizione debitoria.

Trascorso il suddetto lasso di tempo, se il quale il debitore non ha saldato, si procede con il fermo amministrativo sull’auto di proprietà.

Oggi vogliamo scoprire se il fermo amministrativo scatta anche nel caso in cui il proprietario dell’auto sia un soggetto affetto da disabilità, titolare di legge 104.

Fermo amministrativo auto: ecco quando scatta

Con il termine fermo amministrativo auto si fa riferimento ad una misura cautelare che può essere imposta solo dall’Agenzia delle entrate riscossione. Il provvedimento è assunto qualora il debitore non saldi un debito, legato al mancato pagamento di imposte e radiali o locali.

È possibile assumere il provvedimento solo sull’auto intestata al debitore che non ha sanato la propria posizione entro i termini previsti dalla legge, ovvero 60 giorni dalla notifica della cartella esattoriale.

Per evitare il fermo amministrativo è sufficiente versare l’importo indicato nella cartella esattoriale.

In ogni caso, il fermo amministrativo è iscritto per debiti di piccoli importi. Generalmente questa procedura scatta in presenza di multe stradali, bollo auto, IMU e Tari non pagati.

Per tutti i debiti di importo superiore, ovvero quelli a partire da 20.000 euro in su, è molto più probabile che scatti un’ipoteca sulla casa di proprietà.

Ad ogni modo, in base a quanto stabilito dalla disciplina italiana, dal momento in cui scatta il fermo amministrativo c’è automaticamente il divieto di circolazione. Dunque, il fermo amministrativo non rappresenta né un pignoramento né una confisca, lo scopo del procedimento è quello di evitare che il mezzo possa essere venduto, distrutto o danneggiato.

Appare evidente che il fermo amministrativo è una forma di tutela nei confronti del creditore prima che il bene sia sottoposto a pignoramento immobiliare, condizione che si verifica con un successivo atto.

Cosa accade dopo il fermo

Nella maggior parte dei casi, il fermo amministrativo, da solo, rappresenta un valido incentivo a pagare spontaneamente il debito. Molto raramente si passa alla vendita vera e propria del bene.

In ogni caso, la procedura per iscrivere il fermo presuppone che la cartella di pagamento sia stata correttamente notificata. Inoltre, è necessario che dalla data di notifica siano trascorsi almeno 60 giorni senza che sia avvenuto il pagamento del debito o la richiesta di dilazione da parte del debitore.

Inoltre, 30 giorni prima che scatti il fermo amministrativo dell’auto, l’esattore dovrà inviare al debitore un preavviso di fermo. In sostanza, si tratta di un avviso che dà la possibilità al debitore di essere informato in merito alla possibilità del fermo amministrativo e all’opportunità di chiedere una rateazione del debito per bloccare l’iscrizione.

In ogni caso, la disciplina italiana prevede la possibilità di bloccare la misura cautelare, dimostrando che il veicolo che s’intende sottoporre a fermo amministrativo serve per lo svolgimento di un’attività professionale o imprenditoriale.

Per concludere, ricordiamo che il fermo amministrativo dell’auto non prevede una scadenza. Lo stesso discorso vale anche per l’ipoteca, che può durare fino a vent’anni.

Ciò vuol dire che l’auto sarà inutilizzabile dal proprietario, fino a quando questo non regolarizzerà la propria posizione debitoria integralmente.

Auto persone disabili

Si può iscrivere un fermo amministrativo sull’auto acquistata da un disabile titolare di legge 104? Nel caso in cui l’auto sia stata acquistata beneficiando delle agevolazioni fiscali previste dalla disciplina del 1992, la legge stabilisce che il mezzo non può essere soggetto a fermo amministrativo. Si tratta di una vera e propria esenzione, indirizzata in favore di titolari di legge 104.

Per le auto acquistate in maniera ordinaria (senza agevolazioni legge 104) e solo successivamente il suo proprietario è diventato disabile, il fermo amministrativo è considerato illegittimo. Lo stesso discorso vale anche se il mezzo è intestato a uno dei familiari caregiver.

Anche se la legge non dice nulla in merito, l’illegittimità del fermo amministrativo sull’auto di proprietà di un titolare di legge 104 può essere ricavata dalle sentenze dei Tribunali. Ma anche dall’interpretazione della normativa secondo cui il blocco dei veicoli destinati agli invalidi, purché muniti di apposito contrassegno, non può essere considerato legittimo. In tal caso, il veicolo dell’invalido è considerato al pari di un mezzo di soccorso.

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