I piloti di F1 hanno svelato quale sarebbe stato il loro lavoro in caso in cui non avessero seguito la carriera nei motori: alcune risposte spiazzano.
I piloti che compongono il paddock di F1 sono tanti e tutti riescono a generare una certa curiosità da parte degli affezionati. Questa aumenta ancora di più se si parla del lavoro dei sogni per gli stessi piloti.
Come è facile intuire, anche i piloti senza la carriera che stanno avendo avrebbero virato su altro ma, in alcuni casi, non sarebbero rimasti in questo ambito. Le risposte, infatti, non si concentrano sui motori ma toccano diversi e lontani ambiti.
Al canale ufficiale della Formula 1, tutti i piloti hanno risposto ad una semplice domanda: “Quale sarebbe il lavoro dei tuoi sogni?“. Andiamo, dunque, a scoprire cosa ne pensano i piloti di questo sport.
Ogni pilota di Formula 1 mette in campo una propria personalità che porta, in alcune situazioni, a risposte che davvero sorprendono. Proprio come in questo caso in cui tutti i piloti hanno svelato il loro lavoro dei sogni. A sorprendere più di tutti è stato Sergio ‘Checo’ Perez che ha svelato di come, se non fosse diventato un pilota, avrebbe fatto il manager perché, ironizzando, sostiene: “L’atleta fa il lavoro e tu prendi i soldi“. Il suo compagno di squadra, Max Verstappen, avrebbe continuano nei motori ma non nelle auto ma nel mondo motociclistico.
Passiamo a Fernando Alonso che ha svelato la sua preferenza per il ciclismo con il sogno di fare il Tour de France. Altri piloti che hanno confessato un lavoro sempre in ambito sportivo sono stati: Lando Norris, George Russell e Valteri Bottas. Il pilota McLaren ha svelato la sua preferenza per il golf, Russell ha confessato che gli sarebbe piaciuto giocare a calcio mentre il pilota finlandese ha evidenziato la sua preferenza per l’hockey su prato.
Se da una parte ci sono piloti che avrebbero, in qualche modo, continuato nello sport altri, invece, si sarebbero allontanati. Alcuni avrebbero preferito fare architettura, qui troviamo: Alex Albon, Pierre Gasly, Charles Leclerc, Nyck de Vries.
Per Lewis Hamilton ci sarebbe stato spazio per la musica con una band mentre per Yuki Tsunoda si sarebbe realizzato un profondo legame con la cucina. I piloti Logan Sargent e Kevin Magnussen avrebbero rivolto la loro attenzione all’aviazione. La risposta più ‘strana’ è arrivata da Nico Hulkenberg dato che per lui il lavoro da sogno sarebbe stato quello di agente sotto copertura.
Da come abbiamo visto, le scelte dei piloti hanno toccato vari e inaspettati ambiti e questo dimostra di come abbiano avuto sempre le idee chiare. Per fortuna per loro e per gli appassionati hanno raggiunto il loro piano A che li porta oggi ad essere al centro di tante curiosità come, ad esempio, quella che riguarda la soluzione ingegnosa utilizzata per bere nella monoposto.
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