La FIAT non presenta più dei potenti modelli 4×4 nel suo listino. Dopo l’uscita di scena della Panda 4×4 e della Freemont, il modello Oltre avrebbe dato una bella sterzata ad una lacuna ingiustificabile.
Sebbene la FIAT sia stata sempre in grado di avere un forte impatto sul mercato con le utilitarie, oggi il mercato impone il lancio di un potente e spazioso SUV. Si tratta di una scelta a cui sono state “obbligate” anche Alfa Romeo e Maserati, sempre parte del Gruppo Stellantis. Nonostante la crisi del nuovo, gli automobilisti sognano di possedere potenti e confortevoli auto a ruote alte.
Vetture che possono, in qualche modo, rappresentare anche una svolta per i weekend. Nessuno più vuole rinunciare all’idea di un’auto totale, perfetta anche per qualche gita fuori porta in montagna. La FIAT è rimasta orfana di un’auto a trazione integrale, dopo l’uscita di scena della Panda 4X4. Manca anche un modello urban come lo era la FIAT Sedici, nata da una partnership con la Suzuki. Con l’addio a FCA, gli appassionati dei modelli crossover della casa torinese sono rimasti orfani anche di un’erede della Freemont.
Dietro gli inarrivabili gruppi Toyota e Volkswagen, Stellantis è diventato il quarto costruttore automobilistico al mondo, alle spalle dell’alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi. Ha tutti i mezzi economici per portare avanti varie tipologie di progetti tecnici e di concept, come quello che osserverete in basso. A sentir parlare di anti Hummer, probabilmente, non crederete all’effettiva possibilità che la FIAT possa giocarsi le sue carte, ma aspettate prima di giudicare perché nel 2005 diede un saggio delle sue potenzialità.
FIAT, pronta alla sfida
Nel 2005 la FIAT dimostrò di poter puntare con decisione al mondo dei fuoristrada, andando oltre ogni immaginazione. Ad eccezion fatta per la Campagnola che, storicamente, ha avuto un impatto importante sui valori del marchio della famiglia Agnelli, l’unica 4×4 storica della casa del Lingotto è stata la piccola Panda, grazie alle sue capacità di muoversi con disinvoltura su neve, roccia e fango.
Al Motor Show di Bologna del 2005 i tecnici italiani presentarono un fuoristrada chiamato Oltre, davvero vicino al maestoso Hummer americano. A quell’epoca non c’era questa attenzione spasmodica verso potenti vetture a trazione integrale, ma neanche l’esigenza di dover pensare come oggi ai consumi e alla futura transizione elettrica. Proprio per questo motivo nacque un’idea intraprendente con la creazione di un bestione capace di far impallidire l’Hummer.
Tra i tanti marchi facenti parte dell’universo targato FIAT c’è l’Iveco, leader nel settore dei camion e dei veicoli commerciali. Nel tempo si è ritagliato uno spazio anche nel reparto di mezzi militari come l’IVECO LMV light multirole vehicle. L’obiettivo dei tecnici italiani era quello di costruire un’auto massiccia, squadrata e irrefrenabile. Considerate le capacità fuoristradistiche del mezzo svelato nel 2005, la FIAT avrebbe potuto impostare il lavoro per l’attuale gen.
Le caratteristiche della FIAT Oltre
Il problema, oggi, sarebbe legato al motore e ai consumi perché questo fuoristrada lungo 4,87 m, largo 2,20 m è alto 2 m presentava un peso sulla bilancia di quattro tonnellate. Con la sua capacità di carico di 3,5 tonnellate la FIAT Oltre aveva un motore 3000 di cilindrata con 185 cavalli di coppia massima con 456 Nm a 1800 giri al minuto.
Per l’epoca era prevista la trasmissione automatica a sei marce che permetteva al bestione di riuscire a superare qualsiasi tipo di ostacolo, grazie alla trazione integrale con tre differenziali autobloccanti elettronicamente. La Oltre, grazie a questo ingegnoso sistema, avrebbe potuto scalare sentieri ripidi sino a 85° di pendenza. Per l’epoca c’era anche tanta tecnologia a bordo con un pacchetto di sospensioni regolabili in altezza capaci di superare dislivelli con inclinazione laterale del 40% o longitudinale dell’80%.
I tecnici all’epoca avevano già pensato ad un ambiente curato nell’abitacolo, garantendo un senso di sicurezza e robustezza ai quattro passeggeri. Il prezzo non sarebbe stato basso, soprattutto per le tante innovazioni all’avanguardia come le funzionalità relative alla gestione della guida su strade non battute. Se vi state chiedendo perché la FIAT ha costruito un solo esemplare e non ha puntato alla commercializzazione su larga scala è perché avrebbe trovato un certo spazio principalmente all’estero in una nicchia di appassionati di questo genere di veicoli.
Come già vi abbiamo anticipato la mentalità è cambiata molto rispetto a quell’epoca e oggi sembra andare forte solo il concetto di vettura a ruote alte, irrefrenabile su qualsiasi superficie, e con interni curati e hi-tech. Immaginatevi cosa avrebbe potuto essere questa vettura su strada quasi 20 anni fa e come potrebbe essere sviluppato un nuovo modello sulla base del know-how acquisito con la partnership con PSA.
Il modello che vedete nel video del canale YouTube Motor Point, è conservato nell’Hub Heritage di Torino dove sono esposte alcune delle migliori vetture della casa italiana, così come riportato dalla testata il giornale.it. I tecnici piemontesi dimostrarono di potersi misurare senza particolari patemi con gli storici brand esteri della categoria off-road.