Jacques Villeneuve ha portato a casa il titolo mondiale di F1 nel 1997, ed oggi vi proporremo un cimelio dedicato a quel successo.
Quando parliamo di F1 ci vengono in mente tanti nomi che hanno fatto la storia di questo sport, e tra di loro non può non mancare Jacques Villeneuve. Il canadese ha un cognome che, al solo sentirlo pronunciare, vengono i brividi su ogni angolo del nostro corpo, visto ciò che ha significato suo padre Gilles per la Ferrari e per questo sport in generale.
Jacques è stato comunque un esempio da seguire, perché nonostante ciò che accadde al genitore, morto l’8 maggio del 1982 per un terribile incidente avvenuto al Gran Premio del Belgio del 1982, ha deciso comunque di mettersi in pista e di sfidare la sorte, vincendo anche un titolo mondiale in F1.
Come vedremo in seguito, Villeneuve ha poi perso smalto troppo presto, a causa di una serie di scelte errate sui team dove è andato a correre, e si può dire che la sua carriera nella massima formula sia stata concentrata nei primi due anni, vissuti al volante della Williams-Renault.
Per chi fosse appassionato di collezionismo, ci piace segnalare la presenza sul web di un oggetto davvero fantastico, ovvero una moneta dedicata alla vittoria del titolo mondiale del 1997 di Jacques Villeneuve. Il prezzo è di 125 sterline, pari a circa 142 euro con il cambio che c’è oggi, ma vi assicuriamo, come potrete vedere voi stessi dalla foto postata in basso, che ne vale la pena.
Il venditore si chiama “f1trax“, ed una serie di feedback tutti positivi sulle sue vendite, il che fa capire che di lui ci si può fidare se doveste essere interessati a questo acquisto. Segnaliamo, per correttezza, che al prezzo della moneta vanno aggiunte anche 35 sterline, ovvero circa 40 euro, di spese di spedizione.
Se vi dovesse venire in mente di ordinarla ora, sappiate che la consegna è prevista tra il 21 ed il 28 di aprile, per cui ci sarebbe pochissimi giorni da attendere prima di aggiungerla alla vostra collezione. Il prezzo non è poi così basso, ma è chiaro che si tratta di un cimelio praticamente introvabile e che ha un gran legame con i tempi d’oro di questo sport.
Jacques Villeneuve può essere considerato, da un certo punto di vista, uno dei più grandi rimpianti della F1 moderna. Dopo aver vinto la 500 Miglia di Indianapolis del 1995 e il campionato di Formula CART, il canadese, figlio di Gilles, arrivò in F1 con la Williams-Renault, ovvero il top assoluto per quell’epoca.
Al suo fianco si ritrovò Damon Hill, che dal lontano 1993 militava alla corte di Sir Frank, e che dopo aver preso schiaffoni dalla Benetton di Michael Schumacher per due anni di fila aveva finalmente la sua grande occasione. Jacques lo mise subito in difficoltà, conquistando la pole position al debutto in Australia, sulla nuovissima pista di Melbourne, salvo poi cedergli la vittoria per problemi tecnici.
Il titolo si decise all’ultima gara di Suzuka, in Giappone, con la vittoria di Hill, ma la Williams aveva già deciso di puntare su Jacques per l’anno dopo, ed il campione emigrò alla Arrows, lasciando il proprio sedile ad Heinz-Harald Frentzen. Il 1997 fu una stagione fantastica, con la Ferrari di Schumacher che riuscì a giocarsela contro il siluro inglese.
Il tutto si decise all’atto finale di Jerez de la Frontera, con il tedesco che rifilò quella terribile ruotata al canadese, finendo fuori pista e vedendosi poi squalificato dalla classifica del campionato dalla FIA. Il figlio di Gilles ottenne dunque ciò che non era riuscito a suo padre, ovvero il titolo di campione del mondo, ma poi non vinse più neanche una gara nel corso della sua carriera.
Nel 1998, con il #1 stampato sulla livrea della sua Williams, i risultati non arrivarono, portandolo ad accettare la sfida della BAR-Honda per il 1999. Il passaggio a questo team fu la morte della sua carriera, che si concluse, in F1, a metà del 2006, quando fu licenziato dalla BMW-Sauber per far spazio alla promessa polacca Robert Kubica.
In seguito, Jacques ha ottenuto un secondo posto alla 24 ore di Le Mans del 2008 con la Peugeot 908 HDI FAP, non riuscendo ad ottenere la tanto ambita Triple Crown. Parliamo comunque di un grande pilota, che abbiamo perso tra i protagonisti troppo presto. Per chi lo apprezzi ancora, questa splendida moneta è il giusto tributo a ciò che ha fatto in pista.
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