La Honda non ha più da tempo la superiorità tecnica sul mondo della MotoGP. Ecco com’è la situazione tecnica e come si può tornare in alto.
L’inizio di stagione in casa Honda è stato a dir poco drammatico per quello che riguarda la MotoGP. La casa giapponese ha a disposizione quella che è la peggiore moto di tutta la griglia, e la cosa clamorosa è che il gap dall’irresistibile Ducati pare ancor più ampio rispetto allo scorso anno, o comunque non si è di certo assottigliato.
La nuova RC213V non ha dato quel qualcosa in più in cui speravano Marc Marquez e compagni, ed ora è corsa contro il tempo per cercare di salvare un 2023 che appare già segnato. Il nuovo direttore tecnico, vale a dire Ken Kawauchi, ha bisogno di tempo per capire quelli che sono gli aspetti su cui intervenire e provare a dare una sterzata, ma intanto la situazione è questa.
Come se non bastasse, Marquez è franato addosso a Miguel Oliveira in quel di Portimao, ed oltre a rimediare un doppio long lap penalty ed una valanga di critiche, si è anche infortunato alla mano destra, un’ulteriore mazzata che di certo non fa il gioco del team più vincente della MotoGP.
Marquez ha infatti saltato la tappa di Termas de Rio Hondo quasi due settimane fa, e proprio nelle ultime ore è arrivata l’ufficialità sulla sua assenza anche ad Austin, ovvero la sua pista preferita, dove ha vinto 7 volte su 9 partecipazioni. Un briciolo di speranza arriva da alcuni test che la Honda sta svolgendo con il telaio della Kalex, che ora vi mostreremo in una piccola anticipazione.
MotoGP, Stefan Bradl gira con il telaio della Kalex
La Honda ha svolto in questi giorni alcuni test per provare a dare un senso a questa stagione di MotoGP, facendo girare a Jerez de la Frontera il collaudatore Stefan Bradl con il nuovo telaio firmato dalla Kalex. Per la prima volta, il team diretto da Alberto Puig ha deciso di non prodursi tutto da sola, affidandosi anche ad un qualcosa di esterno per provare a dare una sterzata a questa situazione.
La Kalex ha stretto una bella partnership con la Honda per lo squadrone di MotoGP lo scorso anno, quando il produttore tedesco realizzò il forcellone per le RC213V introducendole nel mese di settembre. Stando a quanto emerso, questo pezzo ha dato ottimi riscontri, convincendo la casa giapponese a far preparare un telaio tutto nuovo da parte del marchio teutonico.
Bradl ha utilizzato questo pezzo nei test in Andalusia, ed ora la prossima mossa sarà quella di trasportare tutti i dati raccolti dal pilota addetto alle prove in pista verso Austin, dove ci sarà in pista Joan Mir e non l’infortunato Marc Marquez. Una delle tante cose che non ha funzionato in casa Honda in questi anni è proprio l’analisi dei dati, visto che con 4 moto in pista contro 8 Ducati non si potrà mai raggiungere lo stesso livello di preparazione.
Il nuovo pezzo, nel video che abbiamo postato in basso, caricato sul canale YouTube “AS“, non è possibile da descrivere dal punto di vista tecnico, visto che il colore nero carbonio, usato proprio per mascherare il tutto, rende molto complesso carpire le differenze. Ciò che è certo è che in casa Honda non si sta lasciando nulla al caso, nella speranza di ribaltare la situazione.
Il nuovo telaio, se dovesse essere considerato idoneo, potrebbe debuttare proprio al Gran Premio di Spagna, previsto a Jerez domenica 30 aprile, fra poco più di due settimane. In tal senso, i dati che verranno raccolti in questi giorni saranno di importanza capitale, e tutti si attaccano a questa speranza.
La percorrenza in curva l’elemento da migliorare
La Honda non è mai stata la regina della percorrenza di curva, aspetto su cui in passato, in MotoGP, regnava la Yamaha. A mettere d’accordo tutti in tempi recenti ci ha pensato la Ducati, che sul fronte meccanico ed aerodinamico ha fatto dei passi da gigante, facendo regredire la concorrenza.
In casa Honda occorre recuperare tanto in fase di percorrenza ed accelerazione, perché altrimenti sarà molto complesso pensare di poter dare battaglia ai siluri di Borgo Panigale. Il nuovo telaio è il primo passo nella caccia, e la speranza è che possa funzionare per avere una sfida ancor più accesa.