Sergio Perez, la verità dietro al numero 11: incredibile rivelazione

Non tutti sanno qual è la verità che si nasconde dietro la scelta di Sergio Perez di prendere il numero 11. A rivelarlo è stato lo stesso pilota di Guadalajara: ecco che cosa ha confessato.

Il 2022 è stato l’anno che ha consacrato il pilota messicano in Formula 1. Il suo risultato nel circuito di Abu Dhabi gli ha consegnato il terzo posto finale nella classifica del Mondiale Piloti, diventando così uno dei maggiori pretendenti nelle stagioni future. Quello che però alcuni tifosi della Red Bull non sanno è che Perez ha scelto il suo numero per un motivo ben preciso.

sergio perez
Ansa

Intorno ai piloti di Formula 1 ci sono sempre un sacco di curiosità che girano intorno. Tra le più interessanti è la scelta del numero di Sergio Perez, che non è casuale. Il pilota messicano in passato aveva gareggiato con le vetture numerate con il 17 e con il 16, quando era in Sauber, e 6 quando invece era in McLaren, in quanto prima venivano decisi dal piazzamento nel campionato costruttori della stagione precedente.

Le cose sono cambiate nel 2014, quando sono stati introdotti i numeri “a scelta”, così da permettere a tutti i piloti di poter decidere con quale numero scendere in pista. Esattamente come i suoi colleghi Hamilton (44), Verstappen (33) e Sainz (55), anche il pilota messicano ha optato per un numero doppio. Ma non tutti sanno che l’11 scelto da Perez è un omaggio a uno dei suoi più grandi idoli.

Sergio Perez, il numero 11 è un omaggio al suo idolo

Dietro alla scelta dei numeri dei piloti ci sono varie storie, quella che riguarda Sergio Perez è legata alla sua infanzia. Oltre all’amore per i motori, il pilota messicano della Red Bull è sempre stato un appassionato di calcio, precisamente dell’attaccante cileno Ivan Zamorano. Il calciatore, che ha militato tra le file del Club America quando il pilota messicano correva nei kart, indossava la maglia numero 11.

Era il 2001 quando Perez vinceva il suo primo campionato sui kart 125cc shifter e Zamorano aveva completato il passaggio dall’Inter alla società di Città del Messico, facendo innamorare la maggior parte dei messicani, compreso l’attuale pilota della Red Bull, nonostante la parentesi italiana di cinque anni non fosse stata così fruttuosa come sperato. Nella capitale nordamericana, l’attaccante si è ripresa la sua centralità, mettendo a segno 33 gol in 63 partite giocate.

Questa è solo una delle tante curiosità che circondano Perez, dato che in questi anni il pilota si è raccontato e si è fatto conoscere dai tifosi. Tra gli aneddoti che lo riguardano, Sergio ha confessato che se non avesse fatto il pilota avrebbe scelto un lavoro molto diverso. Ma per fortuna per lui le cose sono andate nel migliore dei modi.

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