Almeno una volta nella loro vita di automobilisti hanno preso una multa stradale che prima o poi devono essere pagate.
Però prima di pagare una multa è bene verificare che sia valida. Anche se in realtà, non tutti gli automobilisti che hanno una contravvenzione la pagano.
Inoltre, è necessario che le autorità predisposte rispettino le regole relative all’invio della notifica e della contestazione dell’infrazione. In caso contrario, la multa stradale può cadere in prescrizione. Ma dopo quanto tempo accade? Scopriamolo insieme.
Multa stradale: dopo questi anni cadono in prescrizione
L’articolo 209 del Codice della Strada è chiaro: la prescrizione che riguarda una multa stradale scatta 5 anni (60 mesi) dopo l’arrivo dell’ultima notifica. Quindi, se dopo tale scadenza non arriva più nessun avviso o sollecito di pagamento non bisognerà più pagare la multa. Ovviamente, se continuano ad arrivare comunicazioni di pagamento il termine di scadenza si annulla. In questo caso, scatta di nuovo il conteggio.
In pratica, se dopo 3 anni, per esempio, si riceve un nuovo avviso, il conteggio per il periodo di 60 giorni ricomincia a partire da quest’ultimo.
Prescrizione dopo 90 giorni, un caso particolare
Esiste però un altro termine di prescrizione delle multe stradali dopo 90 giorni. In questo caso, la multa può essere impugnata e addirittura annullata perché il calcolo parte dalla violazione e non dalla notifica del verbale.
Per ottenere l’annullamento è necessario rivolgersi a un Giudice di Pace che deciderà sulla cancellazione della multa. Potrà farlo, però, solo se il l’automobilista multato presenti un ricorso entro i termini indicati nell’avviso di notifica o sollecito.
Come detto in precedenza, sono molti quelli che non pagano le multe stradali. Ciò, però, è controproducente perché l’Agenzia delle Entrate vigila attentamente su tutti i contribuenti. Infatti, ricordiamo che questa si occupa tra l’altro dei pagamenti delle multe stradali così come richiesto dallo Stato.