Valentino Rossi ha aperto le porte del suo museo segreto. Il Dottore custodisce tutti i ricordi più preziosi della sua incredibile carriera: ecco come è fatto e che cosa c’è dentro.
Il Dottore ha alle spalle una carriera incredibile, tanto che è uno dei piloti più titolati della storia del motociclismo. Basti pensare che è l’unico ad aver vinto il titolo mondiale in quattro classi differenti. Quello che però non tutti sanno è che Rossi possiede tutti i ricordi più importanti in una stanza segreta nella quale hanno accesso pochissime persone, ma che lui ha deciso di mostrare per la prima volta.
Valentino Rossi ha svelato a tutti il suo “archivio segreto”, come l’ex pilota italiano ha deciso di chiamare quella stanza nella quale ha raccolto tutti i cimeli più importanti accumulati in ventisei anni di competizioni. Nel museo c’è di tutto: caschi, guanti, tute, stivali, coppe e tutto ciò che ha utilizzato durante la sua carriera.
Rossi ha mostrato per la prima volta il museo, un luogo carico di storia e ricordi rimasto top secret fino ad oggi. Ha deciso di fare questo regalo ai fan e agli appassionati di MotoGP in un video realizzato da Dainese, dove per l’occasione il Dottore ha fatto vedere alcuni pezzi rari della sua collezione, oggetti che appartengono a momenti memorabili della sua carriera.
Il viaggio all’interno del museo segreto di Valentino Rossi parte alla scoperta delle 120/140 tute che ha indossato e di come queste si siano evolute nel corso degli anni. Un’evoluzione non solo da un punto di vista estetico, ma anche e soprattutto per quanto riguarda i materiali usati per rendere più sicure le gare dei piloti.
Il 9 volte campione del mondo ha mostrato come si è trasformato il livello di protezione nei confronti dei piloti dal 1993, anno del suo debutto nel Campionato Italiano Sport Production del 1993, ad oggi. La prima tuta di Rossi, come si può vedere dal video, aveva una sicurezza quasi pari a zero. Le cose si sono andare modificando negli anni, dove la più grande innovazione è stata l’introduzione della tuta con airbag.
Rossi ha raccontato che all’inizio era un po’ scettico nell’indossare la tuta con airbag, anche perché era più pesante e scomoda. Ha sottolineato che non aveva capito quanto fosse importante indossarla per la sicurezza. Un sistema che è migliorato nel corso degli anni, tanto che ad oggi, come lui stesso ha spiegato, non si nota la differenza tra un modello con airbag e uno senza.
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Durante la scoperta dell’archivio segreto, Rossi ha mostrato anche gli stivali da corsa e di come anche questi si siano evoluti. Ha fatto vedere come dal 1998 questi siano passati dall’essere esterni alla tuta, a interni. Anche in questo caso la trasformazione è stata dettata dal rendere più sicuri i piloti in gara, scongiurando degli agganci durante le corse.
Valentino Rossi non ha rivelato dove si trova l’archivio segreto, anche perché non è aperto al pubblico. Il Dottore lo mostra solo a pochissime persone, come amici e qualche pilota dell’Academy. Tuttavia, stando a quanto riporta FanPage, pare che il muse si trovi nel suo quartier generale a Tavullia, una località in provincia di Pesaro. Per arrivarci bisogna salirci con un montacarichi ed è un posto magico, come lo ha definito il nove volte campione del mondo che ha rivelato la verità sul suo addio al MotoGP solo di recente.
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