Il famoso foglio rosa è il documento essenziale per chi deve esercitarsi alla guida. Ma quali sono le nuove regole entrate in vigore?
Dopo aver superato l’esame di teoria per conseguire la licenza di guida che sia per l’auto, o per la moto, si ottiene il foglio rosa. Questo è imprescindibile per poter mettersi al volante o in sella per cominciare a fare pratica. Tuttavia a seguito della riforma del Codice della Strada entrata in vigore nel novembre 2021 alcuni aspetti sono stati modificati.
Cominciamo da cosa è stato confermato. Se parliamo di quattro ruote, assieme al guidatore, in abitacolo, ci deve essere una persona di meno di 65 anni, con patente da almeno dieci anni e corrispondente alla medesima categoria o superiore.
Quindi, è stata fissata una velocità massima da rispettare, ovvero 90 km/h per quanto concerne le strade extraurbane principali e 100 km/h in autostrada.
Chi è in possesso solamente di questo documento non è abilitato a portare con sé passeggeri, a meno che non si tratti dell’istruttore, in autostrada e nelle ore serali fino all’alba.
Il praticante, e questa è norma già nota, dovrà obbligatoriamente esporre la scritta P in nero su sfonda bianco sul retro dell’auto.
Dopo la pandemia è stato confermato il riporto della teoria. Si tratta di un secondo foglio rosa che offre un anno extra di tempo per fare l’esame di pratica. In pratica, la durata dello stesso è passata da sei a dodici mesi. E le prove per superare la prova dal vivo sono diventate tre.
Entriamo nel dettaglio degli esami per conseguire la patente partendo dalla teoria. Il quiz prevede trenta domande a risposta multipla e venti minuti per rispondere. Sono ammessi soltanto tre errori. Dopodiché sarà necessario ripetere la prova.
Circolare con il foglio rosa scaduto porta a ricevere una multa che va dai 419 ai 1682 euro. Se invece si è in strada senza accompagnatore, la sanzione oscilla tra i 431 e i 1734 euro, a cui va sommato il fermo amministrativo del mezzo per tre mesi.
Anche per i motocicli il foglio rosa si ottiene dopo aver superato la prova teorica. Non si possono assolutamente trasportare passeggeri e quando ci si allena bisogna farlo da soli in autonomia su strade poco trafficate.
A seconda del tipo di licenza richiesta, variano i limiti e le caratteristiche della moto utilizzata. Per la A1 che prevede un minimo di 16 anni, non si può andare oltre i 125 cc di cilindrata e una potenza di 11 kW o 15 cv. La A2 richiede la maggiore età. In questo caso non si può salire su mezzi con più di 35 kW o 48 cv. Quindi per la A, non si può accedere all’esame finale se non si ha compiuto 24 anni. Qui non vi sono vincoli.
Un capitolo a parte lo merita il cosiddetto “patentino” o patente AM per gli over 14. Il candidato può guidare quadricicli leggeri o le minicar, purché queste abbiano una cilindrata pari o inferiore a 50 cc e non superino i 45 km/h di spunto massimo. Se il veicolo ha tre o più ruote è necessaria la presenza di un accompagnatore under 65 e con almeno dieci anni di patente alle spalle. Per le esercitazioni bisogna prediligere tratti stradali poco frequentati nel momento stesso in cui si sta circolando. Notte compresa.
L’eventuale violazione può comportare una multa da 78 euro. Se l’aspirante automobilista è maggiorenne può portare con sé un passeggero. Se minorenne, invece, non è mai possibile.
Ormai è pratica comune che a diciassette anni chi è interessato a conseguire la patente, se armato di foglio rosa, si infili in abitacolo per cominciare a muovere i primi passi di viabilità. Come detto, però, quando si è under 18 non si può andare in giro da soli. Ecco dunque che entra in campo la “guida accompagnata”.
I requisiti necessari per poter procedere in questo senso sono: la titolarità della patente A1. Aver partecipato ad un corso di minimo dieci ore in autoscuola, di cui almeno quattro in autostrada o su strade extraurbane e due in condizioni di visibilità notturna. L’auto utilizzata non deve superare le 3,5 tonnellate o i 70 kW di potenza. Deve avere un rapporto kw/t inferiore a 55. E deve esibire il contrassegno “GA”. Infine, come già ribadito, è obbligatoria la presenza di una persona al fianco del guidatore che abbia conseguito la patente B da almeno un decennio.
Il mancato rispetto della norma prevede una sanzione tra i 419 euro e i 1682 euro, a cui sommare la revoca della guida accompagnata.
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