Da quando è nata, di Vespa ne sono stati prodotti ben 145 modelli. Ma ce n’è uno di cui sicuramente non sapevate l’esistenza.
Una delle prime icone italiane è stato uno scooter. E parliamo della Vespa, che ha una lunga storia che risale al 1946, quando l’azienda italiana Piaggio lanciò questo modello con il motore al posteriore, il telaio in acciaio e con un design elegante e funzionale. Da allora è diventato protagonista di numerose storie, film, canzoni ed eventi culturali, diventando in Italia ma anche nel mondo un simbolo di libertà, mobilità e stile. Tanto che ancora oggi il suo mito continua, con la Piaggio che continua a produrla in versioni sempre più tecnologiche ma rimanendo fedele alle forme originarie (seppur rivedute).
Da quando è nata, ne sono stati prodotti ben 145 modelli, con molti che sono davvero passati alla storia non solo per le soluzioni stilistiche e tecniche. Ma ce n’è uno in particolare che forse in pochissimi sanno della sua esistenza. Parliamo della Vespa 150 TAP, una versione modificata dello scooter utilizzato dai paracadutisti francesi (Troupes Aéro Portées, o TAP) negli anni ’50.
Quindi sì, esiste anche una versione militare di questo motorino. E faceva anche paura. Infatti era equipaggiata con un cannone senza rinculo M20 da 75 mm, in grado di perforare 100 mm di armatura con il suo proiettile HEAT (High Explosive Anti-Tank). Per questo i soldati gli diedero il soprannome di “Vespa bazooka“.
La Vespa Bazooka, una storia incredibile
Come è nata questa strana versione? La risposta va cercata nel contesto storico dell’epoca. Si era appena usciti dalla Seconda Guerra Mondiale ma la Francia fu coinvolta in diversi conflitti coloniali, soprattutto in Indocina e Algeria. In questi scenari, l’esercito francese aveva bisogno di un mezzo di trasporto leggero, veloce ed economico per le sue truppe aviotrasportate, che potesse essere lanciato con il paracadute da aerei o elicotteri e che permettesse loro di effettuare attacchi di sorpresa contro i mezzi nemici. E la Vespa era l’ideale.
La società ACMA (Ateliers de Construction de Motocycles et Automobiles), licenziataria di Piaggio in Francia, si occupò della realizzazione di una Vespa adattata alle esigenze militari. Nacque così la Vespa 150 TAP, che si basava sul modello VB1T, con motore monocilindrico a due tempi da 146 cc, che le permetteva di toccare una velocità massima di 60 km/h e un’autonomia di 200 km.
Il telaio fu rinforzato per sostenere il peso del cannone M20, che è stato montato sul manubrio tramite un’apposita staffa. Il cannone aveva un peso di 56 kg e poteva sparare proiettili esplosivi, incendiari o fumogeni a una distanza massima di 1.800 metri. In pratica la Vespa serviva per trasportare il bazooka e scappare via appena il colpo era partito.
Tra il 1956 e il 1959 furono prodotti circa 600 esemplari di Vespa 150 TAP, che furono utilizzati principalmente nella guerra d’Algeria. Ma non ebbero poi un così grande successo, perché il bazooka aveva una precisione molto bassa e mancava di sistemi di mira adeguati. Inoltre, il rumore dello sparo era evidente anche a distanza ed esponeva i soldati al fuoco avversario. Inoltre alloggiare quel bazooka creava evidenti problemi di manovrabilità e stabilità del mezzo. Alla fine del conflitto la maggior parte di questi modelli furono distrutti ma alcuni fanno parte di musei o collezioni private, che fanno il giro del mondo.