Quando si valuta il leasing di un’auto si prende in considerazione anche la deduzione del canone ai fini IRES e IRPEF.
Fino a qualche tempo fa, in leasing era un’opportunità sfruttata soprattutto dalle imprese. Ma negli ultimi anni sta diventando un’opzione sempre più comune anche per i privati.
Sebbene si stia assistendo ad una crescita dei contratti di leasing anche tra privati, ad oggi, la maggior parte dei contratti di questo tipo riguarda le aziende e i liberi professionisti con partita IVA. Anche perché quest’ultima categoria di fruitori hanno la possibilità di beneficiare del 20% di deduzione sulla spesa sostenuta.
Ma oggi ci vogliamo concentrare sul contratto di leasing stipulato da un privato, per scoprire se si ha la possibilità di portare in deduzione il canone.
Leasing auto: tutto quello che c’è da sapere
Negli ultimi tempi sono aumentati i contratti di leasing stipulati dai privati. Ci stiamo riferendo a quell’accordo che permette di comprare il diritto all’uso di un bene, in questo caso un’auto.
In sostanza tramite il contratto di leasing, il contraente utilizza l’auto senza diventarne proprietario. Nella maggior parte dei casi si occupa per il leasing per periodi medio lunghi, ovvero dai tre ai cinque anni.
Durante questo arco di tempo il contraente paga una somma fissa per avere l’opportunità di usare l’auto. Tale somma è definita canone, dopotutto è come se il bene fosse stato affittato. Tuttavia, alla scadenza del contratto di leasing, il contraente ha la possibilità di riscattare il bene.
Così facendo è possibile acquistare l’auto ad un prezzo decisamente inferiore rispetto al suo valore iniziale, perché una parte del suo valore sarà già stata pagata tramite il versamento dei canoni.
Canone di leasing
Il canone di leasing, oltre a concedere il diritto di poter guidare l’auto, include anche il versamento di interessi. Dopotutto, il leasing rappresenta una forma di finanziamento e, in quanto tale, prevede la maturazione di interessi.
Ad ogni modo, nel canone possono essere inseriti una serie di servizi. Nella maggior parte dei casi all’interno del canone di leasing viene inserita l’assicurazione del veicolo e la manutenzione dello stesso.
La prima rata del leasing prende il nome di maxi-canone e prevede la corrispondenza di un importo superiore rispetto a tutte le altre rate. Il maxi canone rappresenta una sorta di garanzia.
Fermo restando che, nell’ultimo periodo, si stanno diffondendo dei servizi di leasing indirizzati in favore di cittadini in difficoltà economica.
In questo caso, il leasing non prevede alcun anticipo e di conseguenza la prima rata sarà uguale a tutte le altre rate. Le società di leasing che concedono questo tipo di finanziamento si espongono a rischi maggiori e per questo motivo, generalmente, applicano percentuali di interesse più alte.
Deducibilità dei canoni
In base a quanto stabilito dal diritto tributario è possibile portare in deduzione i canoni di leasing. Ciò vuol dire che è possibile inserire nel modello 730 della dichiarazione dei redditi l’importo pagato per i canoni di leasing e beneficiare di una detrazione sul reddito imponibile ai fini IRPEF (per i titolari di partita IVA) e ai fini Ires (se l’auto rappresenta un bene strumentale).
A tale proposito, è opportuno specificare che la percentuale del canone che può essere portata in deduzione fiscale dipende dalla tipologia di utilizzo del veicolo, che può essere esclusiva o promiscua. Ma ad influire sulla quota di deducibilità incide anche il soggetto che utilizza la vettura, che può essere un dipendente, un lavoratore autonomo oppure un agente o un rappresentante di commercio.
Ad ogni modo, il costo che può essere portato in deduzione deve essere pari alla quota del canone aumentata dell’IVA indetraibile. Ciò vuol dire che non è possibile portare in deduzione gli interessi pagati sulla concessione del leasing.
Percentuali di deducibilità:
- 100% per i veicoli utilizzati solo come beni strumentali;
- 70% per le vetture assegnati ad uso promiscuo ai dipendenti per la maggior parte del periodo di imposta;
- 20% per le auto aziendali ad uso promiscuo utilizzate da chiunque in azienda.