Comprare auto all’asta significa diventare proprietario di un veicolo sequestrato ad un debitore. Ecco la guida completa per non commettere errori.
Generalmente i beni messi all’asta rappresentano un’espropriazione ai danni di un debitore, con lo scopo di recuperare il denaro che spetta al creditore. Per questo motivo spesso i beni messi all’asta sono venduti ad un prezzo decisamente più competitivo e conveniente. Questa caratteristica riguarda sia le auto che le case.
Per comprare un’auto sottoposta ad asta giudiziaria è necessario eseguire una procedura ben precisa. In ogni caso, è bene ricordare che comprare un’auto all’asta significa acquistare un bene proponendo la migliore offerta economica.
Le ragioni che possono determinare l’asta di un’auto sono molteplici, si va dal fallimento o al sequestro. In ogni caso, quando un bene è messo all’asta il suo proprietario/debitore è stato privato della sua proprietà e non ha diritto all’uso dei mezzi.
Spesso le aste giudiziarie permettono di accaparrarsi un bene nuovo ad un prezzo estremamente conveniente. Tuttavia, può anche accadere che il bene messo all’asta non sia di grande valore.
Ecco la guida completa per evitare rischi e capire quando l’asta è davvero conveniente.
Quando si valuta di partecipare all’asta giudiziaria è necessario conoscere tutte le regole di partecipazione e le procedure che la caratterizzano.
Difatti esistono diversi tipi di arte:
Chi intende partecipare ad un’asta giudiziaria per accaparrarsi un’auto ha la possibilità di optare per due strade:
In ogni caso, l’appuntamento è in presenza di un giudice in un’aula di tribunale. Coloro che hanno intenzione di partecipare all’asta dovranno visionare le comunicazioni di luogo e data, che avvengono sui quotidiani cartacei, online oppure sull’Albo dell’ufficio giudiziario in cui è in programma l’asta dell’auto.
L’unica persona che non può partecipare all’asta è il debitore.
A prescindere dal tipo di asta, i partecipanti sono sempre tenuti a versare una cauzione che sarà restituita in caso di perdita dell’asta o verrà sottratta al valore del bene, in caso di vincita.
Se l’asta in questione è all’incanto spetta al giudice stabilire l’importo di partenza. I partecipanti dovranno versare il 10% della cifra che si è disposti a pagare.
Per accaparrarsi un’automobile all’asta è necessario presentare un’offerta che sia superiore rispetto a quella degli altri concorrenti. Tuttavia, se l’asta alla quale si partecipa è senza incanto, la proposta dovrà essere presentata in busta chiusa e generalmente deve essere superiore di almeno il 20% rispetto al valore base assegnato dal giudice.
Colui che vince l’asta sarà chiamato alla trascrizione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA). In sostanza, dovrà effettuare il passaggio di proprietà dell’auto, che dovrà avvenire presentando il verbale di vendita all’asta e la carta di circolazione del mezzo.
Quali rischi si corrono?
Quando si partecipa all’asta di un’auto si corrono diversi dischi. Sebbene prima di partecipare al procedimento giudiziale sia possibile visionare il veicolo, può accadere che si valuti in maniera erronea il bene che si intende acquistare.
Infatti, anche se il veicolo può essere visionato dai possibili acquirenti, questi non hanno la possibilità di provarlo né di verificare che le componenti interne siano ok.
In pratica, può accadere che si partecipi ad un’asta in cui è presente un’auto in buono stato di carrozzeria ma che ha altri problemi legati al motore o ad altri componenti.
Insomma, anche se acquistare un’auto all’asta può essere conveniente dal punto di vista economico occorre tenere in considerazione anche le altre possibili spese, come quelle di riparazione e quelle relative al passaggio di proprietà.
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