La Scuderia Ferrari ha bisogno di rilanciarsi dopo un inizio da incubo. Charles Leclerc e Carlos Sainz sperano in aggiornamenti rivoluzionari.
Ad oggi, inutile girarci intorno, la SF23 è la quarta forza del campionato. Al di là delle avarie tecniche, dei problemi strategici e degli errori di guida dei piloti, la nuova auto ad effetto suolo è una delusione enorme. Sarebbe dovuta essere la Ferrari più veloce di sempre, parafrasando le parole dell’amministratore delegato Benedetto Vigna, ma si è dimostrata una delle peggiori di sempre, almeno nello start del campionato.
Nemmeno nel tragico 2020, quando la Rossa concluse al sesto posto del campionato, il Cavallino aveva cominciato con un passo del gambero del genere, ovvero 3 GP e 0 podi. La Rossa ha collezionato appena 26 punti totali, presentando già un distacco di 30 punti sulla Mercedes, terza in graduatoria. Il distacco dalla Red Bull Racing è di quasi 100 punti. Il team campione in carica ha raggiunto i 123 punti, mentre al secondo posto c’è l’Aston Martin con 65.
Leclerc è parso sconsolato dopo il secondo ritiro stagionale. Se nel primo caso la responsabilità era stata della centralina, in Australia il #16 ha commesso un errore di foga, lanciandosi con troppo ottimismo, al primo giro in curva 3, all’esterno di Stroll. Quest’ultimo, finito in una morsa, ha toccato la posteriore destra del pilota monegasco, portandolo al mesto insabbiamento. Sainz, dopo aver lottato per tutta la gara, ha chiuso fuori dalla zona punti a seguito di una discussa penalità.
F1, Ferrari sugli scudi
I vertici, dopo i proclami della vigilia, non hanno nessuna voglia di mollare la presa. Frederic Vasseur, arrivato al posto di Binotto, è stato scelto per riportare ordine e disciplina nel box della Scuderia. Dopo anni di risultati al di sotto delle aspettative, il team dovrà ricompattarsi in vista di una seconda parte di campionato di alto profilo.
Per risalire la classifica Leclerc e Sainz sperano di mettere le mani su una evoluzione importante dell’auto. Il processo avverrà in tre step: diffusore a Baku, sospensione posteriore a Imola e pance a Barcellona, come riportato sulle colonne di Motorsport. A quel punto, ad inizio giugno, dovremmo vedere un’altra auto ad effetto suolo. La Rossa avrebbe deciso di sposare una filosofia diversa delle pance, con notevole ritardo.
La Mercedes ha commesso lo stesso errore nel 2023, dovendo correre ai ripari con il lancio di una versione B della W14. A quel punto, nella seconda parte di stagione, potremmo assistere ad un nuovo campionato. La Red Bull Racing acquisirà un così ampio margine che, difficilmente, verrà messo in discussione il riconoscimento iridato, ma potrebbe esserci maggiore imprevedibilità.
Il Gran Premio di Spagna del 4 giugno rappresenta una data da cerchiare in rosso per i tifosi della Ferrari. La Rossa seguirà il concept vincente della RB19 con le pance che sembrano tagliate dal vento. Sainz ha smentito di fatto Vasseur su un problema esclusivo di assetti perché sarebbe il concetto aerodinamico stesso il guaio principale della SF23. Lo staff coordinato da Enrico Cardile, sotto la supervisione del team principal Vasseur, starebbe stringendo i denti per presentare prima possibile il nuovo progetto.
Le novità della SF23
La vettura 2023 è apparsa poco bilanciata, lenta e nervosa. Tra Baku, Imola e Barcellona sarà un susseguirsi di novità tecniche, con la speranza di avere uno specifico aggiornamento già per il cittadino di Miami. Con un nuovo diffusore, le sospensioni posteriori e le nuove pance in stile Red Bull, la Ferrari potrebbe somigliare sempre più ad una RB19. Del resto la AMR23, grazie all’ex tecnico RB Dan Fallows, ha ottenuto già ottimi riscontri, copiando alcuni elementi della vettura austriaca.
In tempi duri di Budget Cap la Rossa non può permettersi ulteriori sbagli. La mancata correlazione tra i dati in galleria del vento e quelli della pista ha creato non pochi problemi nelle prime tre uscite stagionali. Ora che sono più evidenti i limiti della SF23, l’obiettivo sarà correggere gli sbagli, provando a tornare almeno seconda forza entro la fine del campionato.
E’ un estremo tentativo di riportare le Rosse sulla diritta via. Il caos regna sovrano a Maranello e c’è chi ritiene che Vasseur non abbia pieni poteri. Il francese ha bisogno del sostegno totale di tutti in questa delicatissima fase. Il Presidente John Elkann e l’a.d. Benedetto Vigna hanno preferito non rilasciare dichiarazioni, dopo il terribile inizio di stagione.