Possedere una Ferrari è il sogno di milioni di appassionati. Per metterla nel garage non bastano solo i soldi, occorre anche una discreta dose di pazienza.
E’ un problema che in pochi si sono posti, probabilmente, nella vita. Nel caso voleste acquistare una Ferrari vi spiegheremo, nel dettaglio, perché c’è una attesa impressionante da rispettare. Le vetture del Cavallino Rampante rappresentano un desiderio irrefrenabile per gli amanti delle supercar. Per molti sono utopia, mentre per alcuni privilegiati un sogno realizzabile.
Immaginatevi di entrare in una concessionaria del Cavallino e poter ordinare la Ferrari dei vostri sogni con tutti gli optional e le personalizzazioni che, per anni, avete avuto in testa. Sarete accolti da un personale specializzato e trattati da gran signori, magari respirando la pelle dei sedili e provando emozioni forti per la messa in moto.
La tecnica è farvi sentire già vicini all’acquisto, già immersi nel vostro sogno. Per farlo diventare realtà, nel concreto, non basta possedere una bella cifra da parte, ma in alcuni casi occorrono specifici requisiti per possedere i modelli special della casa modenese. Partiamo dal fatto che in tutti i casi dovrete attendere tempi di consegna biblici, specialmente in questo delicato periodo storico. Non basta avere un grosso conto in banca bisogna dimostrare di essere dei veri appassionati del marchio, rispettando le lunghe tempistiche della Rossa.
Un mito chiamato Ferrari
Le auto con lo stemma del Cavallino sono sempre state esclusive, in qualsiasi decennio. Forse ai tempi lo erano ancora più di oggi. Il listino si è allargato in modo importante negli ultimi anni, concedendo più libertà di scelta ai collezionisti, ma anche togliendo quell’aspetto elitario. Un po’ tutte la case costruttrici di lusso hanno deciso di allargare la gamma, offrendo sempre più alternative.
Tra tecnologie alternative e segmenti inesplorati, la Ferrari non si è fatta cogliere impreparata. La line up attuale comprende la Ferrari Purosangue, primo SUV della casa modenese, ma sarebbe meglio chiamarlo FUV. L’auto a ruote alte, con 185 mm di luce, aumentabili di 30 mm fino a 80 km/h attraverso un comando nell’abitacolo, è concepita con un concetto di versatilità innovativo.
Sotto al cofano batte il mitico V12 del Cavallino. La top speed è di oltre 310 km/h, lo 0 a 100 km/h si copre in appena 3,3 secondi, mentre lo 0 a 200 km/h in 10,6 secondi. Prestazioni da vera supercar, esaltata anche da Lapo Elkann, ma a che costo? Da listino parte da 385.730 euro con 7 anni di garanzia. I clienti sono stati scelti con cura per i primi modelli prodotti. La domanda supera la capacità produttiva: per il SUV Ferrari, a Maranello non si prendono più ordini e occorrerà aspettare anche 2 anni.
Tempi biblici
Vi sono attese peggiori nella vita, ma rientrare in una stretta cerchia di clienti occorre avere una storicità. Un acquirente di una Purosangue ha anche intentato una causa in Olanda perché il potente SUV non gli arriverà e aveva già versato l’acconto alla concessionaria. Il tribunale ha stabilito che la casa modenese è libera di selezionare i suoi fidatissimi clienti. Nel complesso la Ferrari ha consegnato 13.221 vetture nel 2022.
La crescita dei fatturati della casa modenese è del 19% rispetto al 2021. I modelli col solo motore a combustione sono 9, contro 3 ibridi, per una percentuale, rispettivamente, del 78% e 22% delle consegne. Tra le vetture più desiderate, oltre alle Icone, vi sono la 812 GTS, la 296 GTB e la SF90 Stradale. L’ultima nata, la Roma Spider ha il fascino delle Gran Turismo inglesi. Nonostante i tanti modelli, non tutti in linea con il DNA storico del Cavallino, il marchio viaggia a velocità inaudite rispetto alla concorrenza.
Ben presto dovrebbe essere annunciata la prima supercar elettrica. Una novità assoluta che cambierebbe, radicalmente, i paradigmi storici. Se non rientrate in una ristretta nicchia di clienti storici del Cavallino le attese di aggirano intorno ai 18 mesi. Per possedere un prodotto unico occorrono anche tempi speciali. Va detto che i tempi medi di consegna di tutti i veicoli sono accresciuti, anche a causa della crisi del microchip.
Numerose case produttrici si sono trovate in difficoltà negli ultimi anni. Situazione aggravata anche dal periodo pandemico che ha limitato non poco la filiera. C’è, però, chi non conosce crisi. La Ferrari può consentirsi scelte out of the box. Nessun compromesso è ammesso. La cura e dedizione per rendere un’automobile qualcosa di più di un mezzo a quattro ruote porta i clienti ad aspettare anche tempi biblici.