I videogiochi di F1 ormai sono dei cult per tutti gli appassionati, con la qualità dei giochi che è pazzesca, ma come è iniziato il tutto?
Se doveste entrare su YouTube e imbattervi in un video di F1 2022 probabilmente rischiereste di confondervi con la realtà. Ormai l’attenzione ai dettagli è diventata maniacale e chi ha la possibilità di utilizzare il volante gli sembrerà proprio di essere un pilota di F1.
Naturalmente la PS5 ha cambiato completamente il modo di concepire i videogiochi, ma qualcuno ancora oggi è molto legato al primissimo gioco di sempre della storia della F1.
Prima di tutto chi ha superato da parecchio tempo i 30 anni ricorderà sicuramente i macchinari che erano presenti nelle sale gioco. Le macchine erano molto semplici e la divisione dei pixel era facilmente visibile.
Il risultato finale dunque era di un gioco simpatico per l’epoca, ma troppo rudimentale ai giorni d’oggi. Qualcosa però è cambiato quando nel 1996 venne creato per la prima volta “Formula 1“, un gioco che poteva essere caricato su PlayStation o computer.
La prima volta che venne messo sul mercato fu il 30 agosto 1996, quando Stati Uniti e Canada anticiparono di due giorni l’Europa e di un paio di mesi il Giappone. Formula 1 era un gioco che era davvero molto rudimentale e che ci volle tantissimo tempo per poterlo produrre.
Infatti, pur essendo stato messo sul mercato quando ormai si era ampiamente alla fine del Mondiale 1996, le Scuderie erano ancora quelle del 1995. Per usare Michael Schumacher dovrete utilizzare la Benetton, mentre con la Ferrari avrete la doppia opzione con Alesi e Berger.
Cerchiamo di capire però cosa si poteva utilizzare in questo videogioco e soprattutto quali erano bonus e circuiti.
Videogioco F1 del 1996: parla del Mondiale 1995
Si tratta di una situazione davvero molto curiosa, perché pur essendo il primo videogioco di sempre, la F1 ha tutti i Mondiali, meno il 1996. Infatti la seconda edizione, ovvero “Formula One 97“, si rifà alla stagione 1997.
In quel caso la curiosità era il fatto che Jacques Villeneuve, pilota che ora ha cambiato vita, non aveva dato la disponibilità per utilizzare il proprio nome, per questo era chiamato “Williams Driverone“. In “Formula 1” tutti quanti avevano il cognome corretto e potrete utilizzare delle Scuderie ormai scomparse da tempo.
Chissà che effetto vi farà provare a vincere il Mondiale con la Simtek di Domenico Schiattarella o con Pacific con Andrea Montermini o meglio ancora con la Minardi di Luca Badoer.
La telecronaca in italiano era affidata alla voce di Luigi Chiappini e tra i vari possibili circuiti che potevano essere utilizzati vi erano per l’Italia sia Monza che Imola. Curiosa la presenza di Buenos Aires, un tracciato che ormai da tempo non si utilizzava più.
Il bonus che veniva assegnato per la vittoria del Mondiale era la possibilità di correre a “Frameout City“, un circuito che non è mai stato chiarito a quale si ispirasse, ma che ovviamente non esisteva.
Fa davvero stranissimo nel 2023 leggere le recensioni di “PlayStation Magazine“, infatti a suo tempo si parlava come un gioco estremamente realistico. Bei tempi passati e questo forse fa capire come in 30 anni il mondo dei videogiochi si sia sviluppato in maniera incredibile.