La Volkswagen è pronta a rimpolpare la propria gamma con tanti nuovi modelli. Ecco come potrebbe essere la nuova Tayron per il 2024.
In casa Volkswagen si prepara un futuro ricco di innovazioni, che sono però destinate a far discutere e non poco. Infatti, la prima notizia importante, arrivata proprio in questi giorni, è che la prossima generazione della Golf, la numero 9 della storia, non avrà più il motore termico, ma sarà soltanto elettrica.
La Volkswagen e tutti i grandi costruttori stanno andando verso una direzione ben precisa, e sarà tutto da capire quanto sarà conveniente. Infatti, ad oggi, le vendite delle EV non è che stiano facendo segnare dei numeri così elevati, soprattutto per via dei costi molto elevati e di un risparmio che, ad oggi, non è così chiaro sul fronte dei rifornimenti.
In programma c’è anche la nascita di un nuovo Suv molto spazioso, che si preannuncia molto interessante e che prenderà spunto da un modello del mercato cinese, che è andato molto bene sul fronte delle vendite. Ecco di quale auto si tratta e le sue prime immagini che sono state create con un render.
Volkswagen, ecco come può cambiare la Tayron
La Volkswagen Tayron, di cui vi parleremo sotto, è un modello che è stato pensato per il mercato cinese, ma adesso potrebbe tornare anche in Europa, anche se in salsa leggermente differente. Secondo le indiscrezioni, l’idea della casa di Wolfsburg è quella di lanciare un nuovo modello per il 2024 che rimpiazzi la Tiguan Allspace e che sia a 7 posti, prendendo spunto proprio dalle forme della Tayron.
A questo punto, sarà molto interessante vedere le linee che prenderà questo nuovo modello, in un momento di forti discussioni attorno a questo marchio. Infatti, è appena arrivata la conferma del fatto che, come detto in precedenza, arriverà la Golf elettrificata, per la grande delusioni degli amanti di quello splendido modello che ha fatto la storia del costruttore.
L’idea di base, in casa Volkswagen, pare essere quella di puntare tutto sui Suv e sulle EV, come è confermato dalla prossima uscita delle nuove Tiguan e Touareg in versione restyling, ma anche dal potenziamento della gamma ID., ovvero il reparto elettrico del costruttore tedesco che sta dando, almeno per ora, dei riscontri molto positivi sul fronte delle vendite ed anche dei giudizi in generale.
La Tayron del futuro, che probabilmente non si chiamerà così in Europa, avrà 7 posti e confermerà il grande impegno verso i crossover, anche se è ovvio che in un momento come questo non si può richiedere una spesa troppo esagerata ai vari clienti. Nelle prossime righe, ripercorremo la curiosa storia di questo modello, così poco conosciuto da noi. Nel video postato in basso, caricato sul canale YouTube “Manhoub 1“, potrete farvi un’idea delle forme immaginate in questo render.
Un modello pensato per il mercato cinese inizialmente
Come immaginiamo, in pochi avranno sentito parlare della Volkswagen Tayron nel passato, ma a tutto c’è una spiegazione. Il Suv di fascia media, prodotto a partire dall’anno 2018, è infatti realizzato dalla FAW-Volkswagen, che sarebbe una sorta di divisione del marchio di Wolfsburg e dei suoi membri per la Repubblica Popolare Cinese.
In sostanza, questo modello non esiste in Europa, ed è per questo motivo che in molti non ne saranno a conoscenza. Il primo esemplare di questo modello venne mostrato nel 2018 durante la premiere della Touareg nel marzo di cinque anni fa. Pochi mesi dopo, a settembre, in quel di Chengdu, venne messa in mostra la versione di produzione, le cui vendite sono poi iniziate il 22 di ottobre.
Viene realizzata tramite una joint venture con il gruppo sopracitato, e per quello che riguarda i motori, sui modelli attuali sono disponibili: due benzina quattro cilindri cilindri turbocompressi da 1,4 e 2,0 litri, ed entrambi hanno un cambio a doppia frizione con sette marce, e per il momento non ci sono versioni elettrificate.
Nel video qui postato, potrete farvi un’idea delle sue capacità, anche se è ovvio che si tratta di un render e che quindi ci sia tanto lavoro da fare prima di vedere la versione definitiva. Ricordiamo che non è ancora certo che verrà riutilizzato lo stesso nome, ma è certo che si tratterà dell’erede di quel veicolo.