Per gli automobilisti italiani, da mesi, è un periodo nero. Occorre sborsare cifre serissime, rispetto al passato, ai distributori di benzina.
Il 2023 per gli automobilisti è cominciato con un dato folle. Il prezzo in modalità self della benzina, durante lo scorso inverno, si è aggirato sui 1,8 euro/litro. Centesimo meno, centesimo più, si è trattato di un dato preoccupante. Il prezzo del diesel, sempre in modalità self, è stato anche, leggermente, più alto in media.
Il costo medio della benzina in modalità servita ha sforato i 2,0 euro/litro. Idem per il diesel, parametri livellati e fuori da ogni logica. Purtroppo dall’attacco russo in Ucraina, oltre un anno fa, i prezzi sono schizzati alle stelle, mettendo in serio affanno milioni di automobilisti costretti a stringere la cinghia per potere rimanere a galla.
Per chi aveva comprato un’auto diesel con lo scopo di risparmiare, la situazione è degenerata. Le sanzioni comminate alla Russia hanno generato l’effetto di un rialzo dei costi generale. Non bastavano gli anni della pandemia da Covid-19. Gli italiani sono stati subissati di spese energetiche e il costo della vita, in generale, è schizzato alle stalle, soprattutto nelle grandi città.
Il governo, con Draghi prima e Meloni poi, ha provato ad intervenire materialmente, con il taglio delle accise. Il problema è che si è trattato di operazioni a tempo. Mese dopo mese la questione si è riproposta, ma molti distributori hanno continuato a segnare delle cifre record, in particolar modo in alcune zone d’Italia. La modalità servita è diventata un lusso, mentre il self service una necessità per evitare un esborso superiore.
Benzina, scappate oltre confine
Per chi ha la possibilità di guidare, per vicinanza o trasferta di lavoro, fuori dai confini nazionali può sfruttare occasioni d’oro. Vi sono luoghi dove il prezzo di benzina e gasolio è davvero molto competitivo e non parliamo delle “pompe bianche”, dove senza marchi si possono risparmiare qualche cent. Vi sono alcuni distributori all’estero dove troverete dei pezzi al di sotto delle medie nazionali in Italia.
Il prezzo in Croazia della benzina si aggira sui 1,39 euro al litro, cinque centesimi in più del gasolio, acquistabile a 1,34 euro al litro. Prezzi che, al momento, sono impensabili alle nostre latitudini. Questi prezzi li troverete in Croazia, almeno fino a Pasqua. Tutto ciò lascia anche riflettere in merito alla questione generale. Negli Stati Uniti il prezzo della benzina è calato addirittura sotto il dollaro al litro. Se negli States è impossibile rifornirsi, per Paesi limitrofi all’Italia l’occasione è ghiotta.
Prezzi convenienti anche in Svizzera
La Croazia, diventando il ventesimo Paese dell’Eurozona, ha adottato l’euro come moneta unica ufficiale, aderendo all’area Schengen. Addio alle barriere al confine ed alla dogana. Nel caso vi basterà superiore il confine e i prezzi sono inferiori. Per coloro che possono arrivare in Svizzera vi consigliamo di sfruttare la vicinanza con il Paese elvetico per risparmiare qualche euro sul pieno.
Il prezzo ai distributori è, leggermente, inferiore rispetto a quello applicato in Italia. Un controsenso considerata la situazione economica opposta delle due Nazioni. In Svizzera, tra la dogana di Chiasso e quella di Maslianico, sono tornati i pendolari del pieno. Un tempo si andava in Svizzera per gli stipendi e si spendeva in Italia, ora tocca fare il pieno fuori.