La F1 è un mondo in cui tutto è spinto al massimo, e dove le tecnologie utilizzate sono sempre al top. Ecco il prezzo della benzina.
In F1 ci sono molti aspetti che possono fare un’enorme differenza tra la vittoria e la sconfitta, ma anche tra gare divertenti o monotone. Una grande variabile che è stata eliminata alla fine del 2009 è quella dei rifornimenti, che vennero introdotti nel lontano 1993 nel Circus.
Ricordiamo tutti con piacere le operazioni che facevano i meccanici con il serpentone del carburante che veniva introdotto all’interno delle monoposto, e si dice che i rifornimenti siano stati eliminati per motivi di sicurezza. Questo ha portato i team di F1 ad allungare le vetture per introdurre nuovi serbatoi più grandi, facendo diventare le auto degli autobus a livello di dimensioni.
Nella giornata di oggi, vi porteremo alla scoperta del prezzo che dovrebbero pagare le monoposto se dovessero rifornirsi alle normali pompe delle stazioni di servizio. Come potrete immaginare, i consumi sarebbero insostenibili, ma non c’è da stupirsi visto le prestazioni di queste vetture stratosferiche.
F1, ecco a quanto ammonta il prezzo della benzina
Le F1, considerando quelli che sono i prezzi odierni della benzina, spenderebbero circa 250 euro per fare un pieno al distributore. Alcune stime ci dicono che queste vetture consumano circa 15-20 euro per litro, ma è molto difficile, considerando la loro potenza e le loro performance, attuare un confronto che sia veritiero con le vetture ordinarie, che vediamo per strada tutti i giorni.
In F1, la benzina si misura in kg e non in litri, e con le regole attuali, è necessario completare la distanza di gara con circa 100 kg di carburante a bordo. Va sottolineato che ne deve restare sempre una minima quantità nel serbatoio per le verifiche della FIA, e se ciò non avviene, il pilota che guida quella specifica auto viene immediatamente squalificato dalla corsa.
Il Circus odierno è fatto da regole molto complesse, che vanno seguite alla lettera per evitare di incappare in qualsiasi tipo di penalità. Al contrario di quanto si potrebbe pensare, il carburante ed i produttori di quest’ultimo hanno una grande importanza in termini prestazionali, per cercare di far rendere al meglio le power unit.
Nel 2022 è stato introdotto un nuovo carburante, denominato E10, che è composto per circa il 10% da etanolo. L’obiettivo è infatti quello di andare sempre più verso il green, limitando le emissioni, con la speranza di portarle a quota zero entro il 2020, un obiettivo che il Circus si è ufficialmente imposto qualche mese fa.
La benzina è diventata un elemento fondamentale
Tutti i team di F1 lavorano a stretto contatto con i loro fornitori di carburante, perché essi possono fare una bella differenza. Quando fu introdotta la nuova miscela, si disse che la Shell avesse svolto un lavoro sopraffino per la Ferrari, con la quale c’è una partnership che è iniziata nel lontano 1996, recuperando diversi cavalli persi per via di questo carburante.
L’obiettivo per il futuro è quello di inquinare sempre meno, ed in questo, può essere fondamentale l’idea di Sebastian Vettel, ovvero quella di puntare su miscele sempre meno inquinanti. Il sogno del quattro volte campione del mondo era quello di tornare a correre con i vecchi V8 o V10, eliminando le power unit che stanno uccidendo lo sport ed equipaggiandolo con carburanti sintetici.
Purtroppo, per gli introiti di questo sport tale idea non è percorribile, ed è un enorme peccato considerando che quel sound manca a tutti noi. Nel frattempo, i produttori di carburante devono continuare a lavorare sodo per abbassare sempre di più le emissioni, perché l’incubo dell’elettrico è dietro l’angolo.