Le auto hanno ormai una lunga vita dietro di sé, ricca di fatti anche curiosi. Ecco le 10 curiosità che forse non conoscevi.
Le automobili e in generale il mondo dei motori hanno una loro storia. Dove non mancano, anzi, aneddoti, curiosità e fatti divertenti. In alcuni casi anche clamorosi.
Ma tu sei sicuro di sapere tutto sul ricco mondo delle auto? Sulla loro storia? Non dare troppe cose per scontate, perché le auto serbano sorprese e curiosità che quasi certamente mai ti saresti aspettato.
Quali sono? Vediamo dieci fatti tra i più curiosi legati alle automobili.
Per rintracciare la prima multa della storia dobbiamo risalire fino al 1904. E naturalmente è stata una multa per eccesso di velocità. Ma a quanto andava il primo automobilista indisciplinato (o, meglio, il primo a farsi beccare) della storia? Sfrecciava, si fa per dire, alla mirabolante velocità di… 19 km orari. Sì, avete capito bene. Oggi, abituati a bolidi che in autostrada toccano tranquillamente i 150 km/h sembra quasi una barzelletta. Ma allora le velocità erano queste, dunque nulla di strano.
Qualche analista ha rivolto la sua attenzione al suono del clacson. E dall’analisi è emerso che la timbrica musicale del clacson corrisponde alla quarta nota della scala musicale. Ovvero alla nota “Fa”.
Alzi la mano chi non si è preso uno spavento o è rimasto infastidito dal rumore di una portiera sbattuta con violenza. Bene, in uno stato europeo sono andati oltre il semplice fastidio e hanno adottato una regola che vieta di sbattere le portiere dell’auto. Accade precisamente in Svizzera, dove è proprio vietato sbattere la portiera dell’automobile. E i trasgressori, ovviamente, rischiano di vedersi sanzionare con una multa. Attenzione dunque, se vi aggirate da quelle parti, a non farvi prendere dal nervosismo. E soprattutto a non sfogarlo sulla portiera della macchina.
Chiunque sia alla guida dell’auto deve aver fatto l’esame alla scuola guida. Ma tutto gli sarà stato chiesto all’esame tranne che il significato della parola che indica il mezzo che pure andrà a guidare. Già, che vuol dire la parola «automobile»? Ad eccezione di chi si ricorderà forse gli studi di greco fatti al liceo classico, gli altri automobilisti non sapranno forse che «automobile» deriva proprio dalla lingua greca. In particolare, viene dall’unione delle due parole «autòs» e «mobilis». Che vogliono dire, rispettivamente, «da sé» e «mobile». Dunque automobile significa suppergiù qualcosa «che si muove da sé».
Se per ipotesi potessimo arrivare dalla Terra alla Luna alla guida di un’auto, quanto ci metteremmo? A fare il calcolo per noi ci hanno pensato alcuni scienziati. Gli studiosi hanno stimato che guidando alla velocità media di 100 chilometri orari, anche senza mai fermarci ci metteremmo circa cinque mesi per raggiungere la Luna. Insomma, un viaggetto per il quale andrebbe messa in preventivo un bel po’ di pazienza. Anche se il caro benzina di questi tempi basta e avanza, crediamo, a scoraggiare il viaggio.
E per arrivare sul Sole? Lì la pazienza rischia di non bastare. Ci vorrebbe infatti almeno un’altra vita di riserva, oltre che un patrimonio da spendere in carburante, visto che per raggiungere il Sole impiegheremmo invece 170 anni. Sempre senza fermarsi mai. Sarà per un’altra vita.
Forse pochi sapranno che in origine «automobile» era un termine maschile. Infatti si diceva «gli automobili». Per il passaggio dal maschile al femminile siamo debitori al poeta decadente Gabriele D’Annunzio, grazie al quale prese a diffondersi la versione femminile della parola «auto».
Motorola, la famosa azienda statunitense fondata nel 1928, deve il proprio nome a un’autoradio. Fondata inizialmente col nome Galvin Manufacturing Corporation (dal nome dei fratelli Paul e Joseph Galvin, che la fondarono nel 1928 a Chicago), dal 1947 passò a chiamarsi Motorola. Un nome dovuto alla nuova linea di autoradio chiamata Motor (per l’auto) e Ola (per il suono: dal marchio della Victrola, una famosa azienda di radio).
Il primo mezzo a quattro ruote è stato costruito addirittura nel 1769, prima ancora della Rivoluzione francese. E aveva un peso ragguardevole, se consideriamo che pesava oltre quattro tonnellate! Dunque più pesante di un autocarro moderno.
Per accendere il motore abbiamo bisogno di circa 15 grammi di carburante. È la quantità che serve a far partire il motore della nostra automobile.
Di sicuro sarà capitato a tutti di sentire un brivido di freddo lungo la schiena all’accensione della spia rossa di riserva. Da lì l’amletico dubbio: quanti chilometri – per non dire metri! – possiamo ancora percorrere prima che l’auto ci lasci a piedi? Sarà di conforto allora sapere che tante auto garantiscono anche un’autonomia di circa 100 km prima di spegnersi. Nel dubbio comunque è meglio informarsi sull’autonomia del proprio veicolo. Ad ogni modo qualche pompa di benzina dovremmo riuscire ad incontrarla prima che l’auto ci saluti lasciandoci per strada.
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