La patente è un obbiettivo di tutti coloro che compiono i 18 anni, ma conviene davvero farla da privatista e non in un’autoscuola?
Che il corso all’autoscuola per poter avere la patente costi tanto, di sicuro non è un segreto. Per questo motivo sono sempre di più coloro che decidono di portare avanti la “carriera” da privatista, ma sarà davvero un grande guadagno di tempo e dal punto di vista economico?
Partiamo prima di tutto dal fatto che per poter svolgere l’esame di patente da privatista si debba passare attraverso una serie di step. Per prima cosa ci si dovrà rivolgere alla Motorizzazione e in quest’ultima dovrete presentarvi con diversi dati sensibili.
Prima di tutto serviranno il codice fiscale, poi il documento che possa accertare la vostra identità, due fototessere, un certificato medico che accerti la vostra abilità nel poter guidare e infine un modulo TT2112 compilato in tutti i suoi campi.
A questo punto però non si può di certo pensare di completare il tutto in tempi brevi, infatti da quel giorno bisognerà aspettare in totale 6 mesi prima di poter svolgere l’esame di teoria.
Un tempo che di sicuro è molto più dilatato rispetto alla patente che viene conseguita tramite la scuola guida, ma non poteva essere altrimenti. Vediamo però anche i vari costi per poter essere abilitati all’esame.
Prima di tutto servirà un pagamento di 26,40 per l’iscrizione all’esame della patente, con il suo importo che dovrà essere versato tramite un conto corrente postale numero 9001.
Altri 32 euro saranno per i due esami, ripartiti in 16 e 16, poi ci saranno almeno 240 euro per le spese da dover dare all’istruttore di guida per almeno sei ore di guida assistita.
400 euro per la patente da privatista: conviene davvero?
A tutto questo però deve anche essere aggiunto il costo del ticket dal medico di base, non si può dire con certezza il prezzo dato che varia in base alla Regione. Infine vi sarà una marca da bollo dal costo di 16 euro.
Il risultato dunque è sotto gli occhi di tutti e con 400 euro la spesa non è di certo minima, ma allo stesso tempo è circa la metà rispetto a quella che viene pagata con l’autoscuola tradizionale.
Indubbiamente vi è un grosso risparmio in quanto a denaro, ma non per quanto concerne il tempo e la motivazione del perché si paghi circa il doppio in autoscuola è anche dovuto al bonus bocciatura.
Se doveste essere rimandati all’esame successivo con l’autoscuola avrete ancora un tentativo a disposizione, mentre da privatista già alla prima bocciatura scatterà il pagamento completo.
Dunque un privatista che ha bisogno di due esami teorici o due esami pratici pagherà alla fine la stessa cifra di quanto gli sarebbe costata in caso di passaggio all’autoscuola. Risparmiate solamente quando effettivamente ce n’è bisogno.
Guidare è un momento che vi controllerà circa metà della vostra vita e i rischi sono dietro l’angolo. Affidatevi a gente esperta e che ha faty dell’insegnamento al volante la propria professione.