Si tratta di un problema che assilla milioni di automobilisti italiani. Se non conoscete il numero di punti sulla vostra patente vi consigliamo di leggere attentamente questa guida.
Dopo una grandissima libertà e tanta burocrazia in meno, nel 2003 è stato elaborato in Italia l’attuale sistema di punti della patente con lo scopo di contribuire alla riduzione di incidenti e premiare coloro che commettono zero o poche infrazioni. Nel pieno rispetto del Codice Della Strada l’automobilista ha avuto in dote un certo quantitativo di punti.
Dopo quasi vent’anni dalla sua introduzione possiamo ammettere che l’idea, partorita nel luglio del 2003, è stata vincente, avendo un ruolo importante nella salvaguardia di tante vite. Il sistema, ovviamente, è andato a regolare anche le norme per i neopatentati e i conducenti professionisti. Secondo il codice 126 bis del Codice Della Strada tutti i guidatori devono attenersi ad un nuovo dispositivo, a prescindere dalla data di superamento delle prove di guida.
E’ stato stabilito un totale di 20 punti base, ma qualora l’automobilista non dovesse commettere ulteriori infrazioni, ogni due anni, si riceve un riconoscimento di ulteriori due punti che si sommano a quelli già acquisiti. È stato messo un tetto massimo proprio per evitare che coloro che commettano poi infrazioni multiple possano beneficiare del mantenimento della patente. Con 30 punti di tetto limite il guidatore probo può dormire sogni tranquilli, mentre coloro che hanno fatto delle infrazioni possono avere una reintegrazione di punti, se nei due anni successivi, non combinano ulteriori disastri.
Incubo ritiro patente di guida
Le sanzioni applicabili alle forze dell’ordine possono essere di carattere amministrativo, come ad esempio una multa, oppure determinare una decurtazione di punti sulla patente sino alla sospensione e il sequestro del mezzo. Possono essere sottratti un massimo di 10 punti in caso di singola violazione, mentre possono essere realizzate decurtazioni per un massimo di 15 punti, in caso di contemporanea violazione. Non provate ad oltrepassare mai questi limiti di velocità.
Qualora il patentato dovesse arrivare a zero, dovrà ripetere l’esame qualora vorrà decidere di rimettersi alla guida. L’ansia è il ritiro della patente e dover seguire la prassi. Per conoscere, nel dettaglio, i vostri saldi punti occorre accedere ad un portale online, anche senza SPID per conoscere i dettagli dell’autorizzazione rosa. Qualora non si avesse la possibilità di accedere online c’è la possibilità di rivolgersi all’Automobile Club d’Italia, digitando il numero verde 848.782.782.
Le principali infrazioni con decurtazione dei punti patente possono accadere per uso sbagliato dei fari (1 punto), sosta in corsia riservata (2 punti), mancato rispetto della distanza di sicurezza (3 punti), circolazione contromano (4 punti), mancato utilizzo delle cinture di sicurezza (5 punti), passaggio con semaforo rosso (6 punti), inversioni di marcia pericolose (8 punti) e guida in stato di ebbrezza (10 punti).
Ecco come controllare i punti
Il check, oltre che da telefonia fissa al numero sopraindicato, dal primo aprile 2022 è stato attivato il numero 0645775962, attivo 7 giorni su 7, al costo di una telefonata urbana. Da telefono è possibile scaricare su GooglePlay ed Apple Store l’app iPatente, ideata dal Ministero dei Trasporti e della Mobilità Sostenibili. Sapete come funzionano i semafori? Ecco la guida completa.
Fate accesso per conoscere il saldo dei punti rimanenti. La App iPatente, inoltre, permette di avere a portata di mano la verifica delle scadenze che riguardano il proprio mezzo, dalla revisione all’assicurazione Rc Auto, lo stato delle pratiche e la consultazione delle pratiche precedenti. Potete anche fare accesso al Portale dell’Automobilista, il sito del Ministero dei Trasporti e della Mobilità Sostenibili, registrando il proprio codice fiscale, il numero della patente e la sua data di scadenza.
A quel punto potete cliccare nell’area “saldo patente”, per sapere la vostra situazione personale. Dal primo ottobre 2021, il Portale dell’Automobilista e la App iPatente sono accessibili, nell’area riservata, solo con il Sistema Pubblico di Identità Digitale o con CIE, Carta d’Identità Digitale.