L’azione compiuta nella prima tappa del mondiale a Portimao è stata troppo brutta per essere vera. Marquez ha perso la bussola domani o c’è un guaio serio sotto?
Marc Marquez si ritroverà nel corso del 2023 o dopo tre anni di impiego part-time non sarà mai più lo stesso del 2019 e degli anni precedenti in MotoGP? E’ la domanda che si pongono tutti i grandi appassionati della classe regina. Nelle ultime stagioni, complici i problemi fisici del campione, sono emersi solo a sprazzi i tratti distintivi dello stile funambolico del #93.
Sembra che oggi non riesca più nulla al centauro quando un tempo, prima del drammatico infortunio di Jerez de la Frontera, era in grado di andare oltre i limiti della fisica. Portimao, a prescindere dalle complicate situazioni tecniche della Honda, ha messo in luce i tratti distintivi del Marquez attuale. Pole clamorosa in qualifica, guida spericolata in gara. Nel mezzo, da quest’anno, c’è anche la Sprint Race che impreziosisce il weekend.
Nella gara corta Marc ha ottenuto un terzo posto, mentre nel GP ha subito commesso degli errori imperdonabili. Pronti, via ha subito fatto un numero da circo con Martin, rischiando di cadere. C’è troppa veemenza in ogni azione del pilota, come se dovesse andare al limite per reggere il passo dei competitor. Per quanto concerne l’entrata killer su Oliveira è andata più che bene. Certo entrambi salteranno l’Argentina ma le conseguenze sarebbero potute essere devastanti.
Martin è riuscito ad evitare il peggio, ma il povero pilota dell’Aprilia è stato colpito in pieno in curva 3, quasi come se Marquez non fosse stato capace di valutare il giusto tempo di staccata. Per un centauro delle sue qualità tutto questo è assurdo. Un errore del genere è, difficilmente, ammissibile per un rookie. Ecco la sua nuova fiamma. Secondo Loris Reggiani lo spagnolo è fuori controllo.
La verità su Marc Marquez
Loris Reggiani ha vissuto in prima persona la pista e ha vinto migliaia di gare. In pochi hanno la sua esperienza in materia di due ruote. Dopo l’azione incresciosa, Marc si è scusato con tutti, ma gli è stata comminata una sanzione di un doppio long lap penalty in vista della prossima tappa. Dopo l’operazione alla mano destra salterà il secondo round, ma dovrebbe scontare la penalità a Austin.
Reggiani, in una interessante diretta per Moto.it, ha tuonato: “Quell’incidente lì di Marc Marquez, per quanto ci possa stare è un errore, ma i giri precedenti aveva atto già due o tre contatti, andava in giro per la pista usando i piloti come sponda. Queste robe bisogna vederle. Marc Marquez era fuori controllo, assolutamente fuori controllo. Secondo me uno che ha vinto 8 mondiali non può essere così, quindi c’è qualcosa che secondo me ci nasconde. Che sia la diplopia? Che voglia nascondere un problema fisico più grosso di quello che è solo per continuare a correre perché magari gli viene fuori solo a volte? Potrebbe essere”.
Una bordata bella pensante, anche perché ciò che ha compiuto Marc è fuori da ogni logica, secondo Reggiani. Non è possibile che un campione della sua portata possa essere arrivato a tanto. La Honda ha fatto anche ricorso alla decisione dei giudici. Difficilmente sarà accolto. Marc dovrà accettare il fatto che la sua RC213V non sarà all’altezza della Ducati Desmosedici GP23 né potrà ripetere un medesimo errore.
La bordata di Reggiani
“Bisogna farlo pisciare e controllare come va in pista”, al che Marco Lucchinelli ha replicato con una risata: “No, non c’è niente quello te lo dico io, se no l’avrei già usato. Non esiste niente che ti faccia andar forte, o sei buono o non sei buono”. La risposta è stata ardita: “Se parti carico di bamba e non ho detto che è drogato, non ho detto questo. Ma secondo me ha un problema che va oltre all’aggressività in pista per quello che ho visto domenica, perché mi sembrava completamente fuori controllo dalla partenza in poi. Sembrava uno che non ha mai corso in moto, non era Marquez”, ha stabilito Reggiani.
“Può darsi che sia stata la pressione dei nove titoli di Rossi che vuole battere a tutti costi, ma in quel caso lì avrebbe bisogno di uno psicologo, perché attorno ha delle persone. Se si fanno piste più sicure, con più spazi di fuga, con la ghiaia più fine. Non si può far correre uno fuori controllo che ha nella testa i mondiali di Valentino Rossi”, ha aggiunto l’ex centauro.