In un mercato dell’auto sempre più all’avanguardia, Lexus studia una nuova tecnologia. Ecco il primo sterzo senza collegamento fisico.
Lo vedremo applicato sulla RZ non prima del 2025. Si tratta dell’ultimo studio portato avanti dalla Lexus e riguarda lo sterzo by-wire. Se dovesse prendere piede questa novità sarebbe davvero epocale in quanto, andrebbe a cadere anche l’ultima componente non automatizzata dei veicoli. Nello specifico la peculiarità di questo sistema sta nell’assenza di una connessione fisica tra ruote e volante.
In realtà non si tratta di nulla di inedito. Gli aerei di linea adottano già da diverso tempo questo genere di tecnologia, in quanto per controllare timone e alettoni è necessaria una forza sovraumana nel vero senso del termine.
Ma quali sarebbero i benefici? Essenzialmente una diminuzione delle reazioni delle ruote trasmesse al volante. In pratica meno sollecitazioni e maggior stabilità.
Cos’è lo sterzo by-wire della Lexus?
Tecnicamente lo strumento si chiama One Motion Grip e funziona tramite una cloche, sullo stile di quella Tesla. Il movimento viene rilevato da un sensore e le informazioni inviate al servosterzo, il quale, a sua volta, fa muovere la cremagliera e quindi le ruote anteriori. Un attuatore sul piantone dello sterzo fornisce un segnale meccanico al guidatore, il quale può così comprendere ciò che succede all’avantreno. Ulteriori dettagli come la condizione della superficie stradale sono raccolti dalle gomme e rielaborate in maniera elettronica per poi migliorare la risposta del power steering.
Nel suo potenziale figura pure la chance di alterare il rapporto di sterzo, ovvero quanto girano le ruote per un dato angolo di rotazione del volante. Solitamente questo può essere alterato solo leggermente adottando una cremagliera con un maggior numero di denti al centro, e minore ai lati, in modo da conferire precisione e velocità. In questo caso, invece, le variabili diventano infinite, poiché il rapporto è definito da un software. Inoltre è possibile girare il volante da una fondo corsa all’altro (per una rotazione di 150 gradi) senza levare le mani dal volante quando si effettuano manovre a bassa velocità, semplicemente incrociando in parte le braccia e senza toccare la corona.
Quali sono i benefici
Eventualmente si può arrivare a 180 gradi, sempre senza muovere più di tanto le maini. Come ha tenuto a precisare l’azienda nipponica, la rimozione della zona superiore e inferiore della corona “incoraggia il corretto posizionamento delle mani per un controllo ottimale del mezzo, nonché migliora la visuale della strumentazione e della strada“.
Per rendere la guida più confortevole e sicura, il costruttore con base nella prefettura di Aichi ha spostato la strumentazione in alto, in maniera da ridurre il più possibile lo spostamento degli occhi del conducente dalla strada e di conseguenza diminuire le distrazioni.
Ovviamente prima di rendere operative queste modifiche tanto importanti e rivoluzionarie per l’automotive, i tecnici si sono resi protagonisti di prove su prove. E alla fine il responso si è rivelato soddisfacente. “Gli ingegneri si sono assicurati che il sistema fornisca sensazioni realistiche e un costante feedback , mantenendo una continua connessione tra chi è alla guida e vettura“, si legge sul comunicato.
Il dispositivo prevede la presenza di processori ridondanti e fail-safe, ossia a prova di rottura, oltre ad un alimentatore di emergenza in caso dovesse saltare l’alimentazione principale.