I contachilometri possono essere manomessi, ed ora dovrete prestare molta attenzione. Ecco cosa dovete fare per evitare i guai seri.
Le auto di oggi sono ricche di tecnologia, con motori sempre più all’avanguardia e fatti per limitare i rischi per l’ambiente, ma c’è anche dell’altro. Gli abitacoli vengono realizzati appositamente per aumentare il comfort di chi guida e degli altri occupanti, ed anche la plancia ed il contachilometri sono sempre più digitalizzati.
A proposito, c’è un caso particolare in cui dovete prestare molta attenzione, ed il nostro discorso riguarda proprio i contachilometri. Infatti, da alcune indagini recenti, risulta che essi possono essere taroccati, causando non pochi problemi ai proprietari dei veicoli. Ecco cosa occorre fare e come accorgersene.
Contachilometri, ecco perché c’è un grande rischio
Al giorno d’oggi, è aumentato e non poco il bisogno di acquistare un’auto usata. Il motivo è legato alla grande crisi che c’è in giro, con prezzi del nuovo alle stelle e tempi di consegna che sono diventati troppo lunghi. Tuttavia, quando si va sul mercato dell’usato ci sono sempre alcuni pericoli, ed uno di questi è legato proprio al contachilometri.
Essi, infatti, possono risultare manomessi o taroccati, con un obiettivo molto semplice: cercare di abbassare il chilometraggio di una vettura in modo da farla sembrare più nuova di quella che è, vendendola ad un prezzo più elevato. Al giorno d’oggi, c’è ancora chi pensa che una vettura usata non possa essere acquistata se ha superato la soglia dei 100 mila chilometri, ma va detto che questa ormai è una cosa superata.
Infatti, le auto avevano una vita molto limitata sino agli anni Sessanta o Settanta, quando venivano considerate da buttare dopo appunto i 100 mila chilometri. Tuttavia, questa tendenza è ancora diffusa, ed è per questo che le auto che vengono vendute più facilmente sono quelle che arrivano ad un massimo di circa 90 mila chilometri percorsi.
In molti tentano quindi di abbassare il chilometraggio manomettendo il contachilometri, cosa che è considerata una pratica commerciale scorretta, passibile di denuncia alle forze dell’ordine. La competenza, in merito a tali pratiche, è dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che può dare il consiglio, in caso di sospetti, di fare una segnalazione all’Antitrust.
Come evitare truffe o scoprire il reale chilometraggio
La pratica di manomettere il contachilometri è purtroppo molto diffusa, ed è per questo che bisogna fare molta attenzione quando si compra un’auto usata. In media, le vetture percorrono circa 15/20 mila km all’anno, per cui, il fatto che abbia fatto 80/100 mila km in cinque anni è possibile.
Per evitare truffe importanti, è fondamentale controllare il chilometraggio riportato in ogni singola revisione, ma anche controllare ricevute fiscali e fatture degli avvenuti controlli. Anche la carta di circolazione va studiata per bene, ed al giorno d’oggi è facile cercare di scoprire la verità recandoci sul Portale dell’Automobilista, dove viene riportato il reale chilometraggio in base all’ultima revisione che è stata effettuata.
Importante anche dare un’occhiata al cruscotto e verificare che non sia stato forzato, cosa visibile dall’eventuale presenza di graffi. Anche i pedali sono un fattore molto interessante, dal momento che se una vettura ha un chilometraggio molto consumato, ma ha pochi km segnalati sul cruscotto, è probabile che si sia davanti ad una vera e propria truffa, dal quale vi dovrete ben guardare.
A volte può anche capitare che al venditore venga rifilata una truffa, e prima di rivendere l’auto anche lui ha delle responsabilità importanti. Infatti, lui stesso deve effettuare le verifiche di cui vi abbiamo appena parlato per evitare che commetta a sua volta un grave reato, che è sempre dietro l’angolo in queste occasioni.