L’alto numero di incidenti in cui sono coinvolti monopattini e bici elettriche starebbe per portare ad una revisione del Codice della Strada.
Mentre il traffico cresce e si arricchisce di nuovi mezzi, il Governo italiano si muove per inserire nuove norme nel CdS per regolare l’uso spesso sconsiderato di e-bike e monopattini. Patentino, assicurazione e targa, dovrebbero diventare obbligatori. L’obiettivo è di aumentare la sicurezza e diminuire i sinistri sempre più crescenti.
“Entro aprile arriverà il decreto con un primo pacchetto di misure emergenziali e poi una revisione organica del Codice con l’iter parlamentare da portare a compimento entro l’estate dell’anno prossimo“, le parole del vicepremier e ministro dei Trasporti e per le Infrastrutture Matteo Salvini nel contesto di un incontro svoltosi con gli esperti di sicurezza stradale.
L’intenzione è di svecchiare la normativa, adeguandola alle attuali esigenze. Come ha spiegato il massimo rappresentante della Lega, aggiungendo che nel 2022 ci sono state 3120 vittime, per ragioni perlopiù legate alla distrazione.
Stando a quanto riportato, il 60% della segnaletica verticale sarebbe fuori legge. Quella orizzontale addirittura per il 90% dei casi. Un attenzione particolare verrà riservata alla micromobilità con la possibile introduzione della targa e del casco.
Per l’assessore alla sicurezza di Milano Marco Granelli sarebbe necessario “intervenire con delle modifiche per investire meglio e di più sulla sicurezza stradale. Per questo occorre dare attuazione alle norme esistenti, a partire dagli accertamenti da parte di forze dell’ordine e delle polizie locali sulla guida in stato di ebrezza o sotto stupefacenti, che attendono ancora un decreto ministeriale che ne faciliti l’esecuzione“. Il riferimento è alla legge n. 120/2010, articolo 25 comma 2 che da oltre un decennio attende di essere emanata.
Intanto in Parlamento è arrivata una proposta avanzata da Fratelli d’Italia riguardante tutti i mezzi dotati di ruote e di un qualsiasi tipo di propulsore. Secondo programma questa iniziativa dovrebbe andare a ritoccare il decreto legislativo del 30 aprile 1992, numero 285. Nel testo si parla dell’adozione di un “un sistema di protezione adeguato sia per il conducente, sia per gli eventuali passeggeri, se previsti“.
I veicoli dovranno tutti essere provvisti di targa o di un altro identificativo, così da “porre un freno alla circolazione sregolata diffusa ormai nelle grandi città e da rendere nuovamente sicuri marciapiedi, soprattutto per i pedoni, per i disabili, gli anziani, per i bambini e anche per gli animali”.
E proprio il trottoir è al centro dell’interesse essendo diventato un po’ il regno di tutti, con un alto incremento dei rischi per chi circola a piedi, spesso colto di sorpresa da chi sfreccia su e-bike e monopattini.
Come illustrato dal deputato di FdI Andrea Mascaretti le regole dovranno essere univoche a quelle in vigore per auto e moto. Per adesso il documento è stato soltanto firmato da onorevoli del partito di maggioranza, ma potrebbe presto allargarsi ad altri.
Buone notizie giungono però da Assosharing. Stando ai dati da loro diffusi, gli incidenti avvenuti su monopattini in condivisione sono calati del 78% rispetto al numero di noleggi nell’ultimo anno. Allo stesso modo i sinistri con mezzi di micromobilità i che hanno provocato lesioni alle persone coinvolte hanno subito una flessione dai 536 del 2021 ai 172 del 2022.
“Le maggiori criticità sono legate ai privati che non sono sottoposti agli stessi rigidi controlli dello sharing e che utilizzano modelli non conformi alle direttive ministeriali aggiornate in agosto 2022“, la riflessione del presidente dell’Associazione Matteo Tanzilli, che ha altresì reclamato l’applicazione severa e capillare del regolamento al fine di fermare l’emorragia di vittime anche molto giovani mietute da questi nuovi sistemi di spostamento. Nonché ha domandato una mano più pesante nei controlli circa la vendita di veicoli non adeguati, con annesso inasprimento delle sanzioni per chi viene colto il flagranza.
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