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Auto elettrica, ricaricare la batteria: perché ci vuole così tanto tempo?

Published by
Giovanni Messi

Chi ha un’auto elettrica sa benissimo che occorre tanto tempo per caricare la batteria. Ecco cosa causa questo spiacevole ritardo.

Uno degli argomenti più dibattuti al giorno d’oggi riguarda l’auto elettrica, ovvero quella che è definita come il mezzo di trasporto del futuro. I costruttori stanno investendo quasi tutto su queste nuove tecnologie, andando ad accantonare, man mano, il motore a combustione.

Auto elettrica ecco perché la ricarica è lenta (Adobe Stock)

Per il momento, almeno in Italia, non c’è una grande risposta all’auto elettrica, con il 2022 che è stato un anno pessimo sul fronte delle vendite. Tra le cause principali rientra sicuramente la lenta ricarica delle batterie, che oggi vi andremo a spiegare nel dettaglio.

Auto elettrica, ecco i motivi dei lunghi tempi di ricarica

L’auto elettrica non entusiasma la popolazione italiana, ed i motivi sono molteplici. Uno di questi è sicuramente legato alla lunga trafila della ricarica della batteria, che porta via molto tempo a coloro che devono effettuarla. La sensazione è che anche in futuro sarà molto difficile ricarircarla in tempi simili a quelli che servono per fare un pieno di benzina, ed ora ne scopriremo i motivi.

La cosa è stata ben spiegata da “GeoPop“, dove è stata proposta una lunga analisi delle tempistiche di ricarica dell’auto elettrica, che costringerà molti a dover cambiare le proprie abitudini di rifornimento in un futuro che non è troppo lontano. Due delle grandezze fondamentali in questo processo sono la potenza e l’energia.

La potenza elettrica è la quantità di lavoro elettrico che può essere generato o assorbito in un certo arco temporale da un dispositivo elettrico, che si misura in Watt. L’energia viene invece indicata con il Joule, che in campo elettrico viene definita wattora, ed è qui che dobbiamo chiederci di quanta energia abbia bisogno la vettura EV per ricaricare la batteria.

Ad oggi, tutto dipende molto da quanti km si vuole percorrere con questa tipologia di macchina. Per fare circa 100 km, in media, servono 15/20 kWh, ma è chiaro che se si vuole fare il pieno c’è l’obiettivo di coprire almeno 400-500 km, ma quello dipende poi anche dall’autonomia di ogni singola auto.

Tra i motivi di una ricarica lenta, ad esempio dentro le nostre case, c’è il fatto che la rete domestica fornisce una corrente definita alternata, mentre la batteria della macchina necessita di corrente continua. Per poter ricaricare velocemente la vettura elettrica a casa occorrerebbe un caricatore da 600 kW, mentre le forniture che abbiamo presso le nostre abitazioni sono molto più piccole.

A questo punto, è evidente che caricare le vetture elettriche presso le proprie abitazioni è praticamente impossibile, e sarà difficile farlo anche in un futuro non troppo vicino. A questo punto, diventano fondamentali i CPO, ovvero i Charging Point Operator, che sarebbero le colonnine sparse sul territorio che sono fatte appositamente per ricaricare i nostri veicoli elettrificati.

Le colonnine di ricarica hanno vari standard

Sul mercato sono disponibili varie opzioni per poter ricaricare la vostra auto elettrica, che variano a seconda di alcune caratteristiche:

  • Sono legate ad una potenza di ricarica ed alla velocità della ricarica stessa;
  • Possono dipendere dal tipo di presa;
  • La velocità di ricarica può dipendere dal tipo di corrente, se è alternata o continua;
  • Il tutto può essere legato al tipo di colonnine, ovvero che esse siano private o pubbliche;

C’è però poi da specificare anche un’altra cosa abbastanza importante, ovvero che per rifornire a casa bisogna essere molto attrezzati per farlo, e secondo alcune fonti, ad oggi le tecnologie sono ancora molto grezze, per cui una ricarica troppo accelerata può creare anche dei problemi al vostro veicolo ed alle batterie.

In sostanza, il motivo per cui ci troviamo davanti ad una ricarica lenta avviene quando il mezzo viene collegato alla rete elettrica senza specifici sistemi di controllo sicuri ed adeguati. Se si collega il veicolo ad una normale spina di corrente, che ha una potenza di 7 kW e tensione di 230 V, occorrerà aspettare molto tempo prima che essa sia carica.

Ricarica auto elettrica (Adobe)

Per concludere, ad oggi è molto complesso pensare di poter ricarica una vettura elettrificata in breve tempo, soprattutto dentro casa, come abbiamo già specificato in precedenza. Queste tecnologie sono ancora in fase di studio, ed al momento è molto più conveniente farlo in una colonnina pubblica, anche se con i costi attuali dell’energia elettrica non si risparmia poi così tanto rispetto ad un pieno di benzina o di gasolio.

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