Il campione del mondo olandese non ha nessuna intenzione di accettare altri weekend come quello di Jeddah. Verstappen ha rilasciato parole pesanti.
Quanto possa risultare paradossale un Verstappen leader infuriato, considerato l’inizio di stagione, rispetto ad un Sainz quasi soddisfatto di stare davanti a Leclerc e chiudere sesto, è la cartolina dei valori attuali della F1. Appena una cosa non funziona come dovrebbe nel team campione del mondo, scoppia un putiferio. Tutto questo tiene alta la tensione.
Max si è lamentato non poco dell’operato della RB nel corso del weekend arabo. La squadra austriaca ha vinto per la 94° volta in Formula 1, festeggiando anche 24 doppiette. Per questo motivo stonano non poco le parole rilasciate dal fenomeno olandese dopo il secondo posto finale, alle orecchie di chi è ormai abituato alla mediocrità.
Il figlio d’arte di Jos avrebbe voluto festeggiare con un sorriso il primato nel campionato mondiale. Nonostante una partenza dalla quindicesima posizione, a metà gara, il fenomeno olandese era già secondo. I primi problemi sono arrivati in Q2 quando Max è passato dall’euforia clamorosa per il passo della RB19 alla delusione per la rottura del semiasse che lo ha costretto a scattare dalla quindicesima piazzola.
La rimonta di Verstappen
Max è stato agevolato anche dalla una safety car, uscita per un problema tecnico alla AM di Stroll, ma aveva un altro passo rispetto ai principali competitor. Nella prima parte di gara l’olandese ha cercato di tenersi fuori da qualsiasi problema, limitandosi ad una partenza tranquilla per poi impostare la risalita inseguendo Charles Leclerc, partito 3 posizioni più avanti.
L’olandese, grazie al tempo risparmiato con la sosta in regime di Safety Car, si è riportato davanti ai due ferraristi e ad Hamilton, riuscendo anche a scavalcare l’altro pilota della Mercedes. Non ha avuto particolari patemi con Fernando Alonso. Nel momento in cui ha puntato a completare la remuntada su Perez sono avvenuti ulteriori problemi che hanno infastidito il leader della graduatoria.
La frecciata di Max
“Non sono qui per arrivare secondo – ha affermato ai media l’olandese – correre in rimonta è un’eventualità e non è quello il problema, sono contento di aver recuperato fino alla seconda posizione. Il problema è che quando il Mondiale diventa un discorso tra sole due macchine, bisogna assicurarsi che siano entrambe affidabili. All’interno del team c’è ovviamente un’atmosfera di felicità e soddisfazione, ma io non sono contento, soprattutto perché dopo aver lavorato intensamente in fabbrica per assicurarsi che tutto fosse perfetto una volta arrivati in pista mi sono trovato a dover rimontare”.
Senza la Safety Car il secondo posto era il massimo risultato possibile per l’olandese. Nei primi giri era difficile seguire le vetture nelle curve veloci di Jeddah. Il pilota ha ammesso che c’era un effetto di vento in coda e la macchina andava da tutte le parti. Dopo diversi giri è riuscito a sorpassare le monoposto rivali e il ritmo era buono. A quel punto la SC è stata la vera fortuna del campione.
Giunto secondo dopo metà gara, Max ha cercato di beffare Perez. “C’ho provato, ma sentivo delle vibrazioni nella parte posteriore, nell’asse, e sono sicuro che c’era qualcosa. A quel punto ho fatto i conti e non sarei riuscito a colmare il deficit con Checo. È importante accontentarsi del secondo posto e non avere problemi con la macchina. Se è così, è molto semplice, possiamo lottare e vincerà il migliore“. Ormai è chiaro che sarà una sfida tra i due della Red Bull Racing. Anche per questo Max ha forzato per prendersi il giro più veloce. In Australia si capirà se si sarà trattata di una eccezione o ci sarà vera lotta tra Perez e Verstappen.