Da quando esistono i punti della Patente? Cosa è successo in Italia

I punti sulla patente sono stati una delle più grandi rivoluzioni in Italia, con il sistema che ancora oggi crea un po’ di confusione.

Da quando sono sensibilmente aumentati i casi di incidenti nelle strade italiane si è cercato in tutti i modi di poter creare un sistema che potesse limitare i danni. L’idea è stata quella di introdurre il sistema a punti, una variante che permetteva così di poter stabilire con criteri oggettivi la capacità di un guidatore di rispettare le norme stradali.

Patente
Patente punti (Adobe)

Iniziamo fin da subito con il dire che questa Legge è entrata in vigore solamente dall’1 luglio 2003, dunque tra poco compirà i 20 anni e nonostante sia ancora molto giovane, per tanti è come se ci fosse sempre stata.

A regolare il sistema legato ai punti della patente è l’Articolo 126 Bis del Codice della strada. Il metodo con il quale si contano i punti parte da 20 e questa è la base dalla quale tutti quanti partono appena conseguono il lasciapassare per poter transitare in auto.

A questo punto deve iniziare la “scalata” verso il punteggio massimo, ovvero i 30 punti che rappresentano il risultato migliore per un’automobilista. Il concetto di neopatentato dura per i primi tre anni di guida e in questo periodo ogni anno nel quale non c’è stata una decurtazione dei punti porta a un bonus di 3 punti.

Questo fa in modo che al termine dei tre anni da neopatentati si avrà già modo di arrivare a un passo dal massimo, con un totale di 29 punti. A questo punto inizia le migliorie per tante tematiche, come per esempio i limiti di velocità da rispettare si alzano e il tasso alcolemico passa a 0,5, ma i punti diminuiscono passando a due all’anno.

Come avviene la decurtazione dei punti dalla patente: regole da seguire

State molto attenti quando andate in macchina, infatti il Codice della Strada non vuole essere burlone e nascondere le decurtazione, ma ogni infrazione comporta una riduzione. Anche un uso non consono dei fari comporta la perdita di un punto, oppure una sosta in una corsia riservata a pullman o taxi riduce il valore della propria patente di due punti.

Nonostante siano sempre di meno coloro che mantengono la distanza di sicurezza, vengono decurtati in totale ben 3 punti per il mancato rispetto di questa norma. Girare contromano invece viene molto più tollerata del previsto, con soli 4 punti per aver invaso la corsia opposta.

La cintura di sicurezza invece porta a una riduzione di 5 punti e diventa sei nel momento in cui si dovesse passare con il rosso. I casi più estremi sono invece legati alle inversioni di marce considerate pericolose, in totale sono 8 punti, e la guida in stato di ebrezza, 10 punti complessivi.

Ci sono poi anche i limiti di velocità che hanno ovviamente le loro distinzioni in base a quanto si è sforato il massimo consentito e per poter riavere quei punti si dovranno aspettare due anni di tempo.

Per poter conoscere la vostra situazione per quanto concerne i punti dovrete rivolgervi all’app iPatente oppure chiamare il Numero Verde 848 782 782.

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