L’auto elettrica ormai viene sempre di più apprezzata, ma pochi sanno che la prima a essere creata è nata tantissimi anni fa.
Per quanto se ne stia parlando in maniera sempre più interessata solamente da poco tempo, in realtà l’auto elettrica è una realtà consolidata da anni. Vi stupirà e non poco scoprire come la prima vettura di questo tipo è stata costruita addirittura nel 1867.
Dobbiamo veramente riavvolgere e non poco la macchina del tempo, in un anno dove l’Italia si era unificata solamente da sei anni e ancora doveva completare lo Stivale attuale. La Germania era ancora una semplice confederazione di Regni e il calcio non era ancora lontanamente arrivato in Italia.
Insomma si trattava davvero di un altro mondo, ma nonostante questo si riuscì per la prima volta nella storia ha dare vita alla prima auto elettrica di sempre. Il primo a capire che avrebbe potuto nascere un motore fu il fisico Gaston Planté.
Quest’ultimo si accorse che il piombo poteva essere il metallo adatto per poter creare una pila con una buona potenza, sfruttando gli elettrodi che venivano immersi in acido solforico aveva una ossidazione positiva.
Questo permetteva così di dare vita a una pila reversibile che a sua volta poteva essere comodamente ricaricata. Questa prima variante presentava una potenza di 2 volt e fu il primo accumulatore elettrico della storia.
L’invenzione risale al 1840, ma ci vollero ancora ben 27 anni per poter arrivare al tanto atteso primo triciclo elettrico della storia. La mente geniale fu quella dell’austriaco Franz Kavogl, un uomo che sfruttò perfettamente questa batteria per dare via a un piccolo triciclo elettrico.
La scoperta fu rivoluzionaria e permise così a un altro grande cervellone di poterla perfezionare ancora di più: Thomas Edison.
Dal triciclo all’auto elettrica: merito di Edison
Fu uno dei più grandi geni nella storia dell’ingegneria e della meccanica a creare la prima storia auto elettrica della storia, con Edison che lavorò moltissimo a quello che venne chiamato “Generatore Piromagnetico”.
Si trattava di un piccolo e preistorico alternatore che viene normalmente utilizzato nelle auto di oggi, ma nel 1899 avvenne il tanto atteso traguardo. Edison capì come era possibile riuscire a immettere in questo generatore una quantità di energia tale da poter far funzionare una vettura.
La batteria venne realizzata in Nichel-Alcalina che era considerata molto affidabile e soprattutto meno pericolosa rispetto alla precedente in piombo, peccato che fosse più costosa. Questo è stato proprio il motivo per il quale ci cercò di dare vita alle vetture a carburante termico e non elettrico.
Edison provò a chiedere direttamente alla Ford di sponsorizzare questa sua grande invenzione, ma nemmeno un colosso come quello statunitense decise di dargli fiducia.
A oltre 100 anni di distanza il mondo si è completamente ribaltato, con le auto a carburante che ormai devono fare sempre più spazio alle elettriche. Chissà come sarebbe il mondo se già allora avessero voluto dare fiducia a Thomas Edison e alla sua incredibile creazione.