Il biodiesel è un carburante particolare che viene spesso apprezzato, ma non tutti conoscono il suo reale prezzo di mercato.
È davvero molto difficile capire quali saranno i carburanti più apprezzati nel prossimo futuro, con l’elettrico che non è più l’unica alternativa per avere delle auto meno inquinanti. Una delle varianti che sta convincendo sempre di più, provando a evitare così il blocco delle auto a combustione nel 2035, è la produzione del biodiesel, ma di cosa si tratta?
Stiamo parlando di un particolare tipo di carburante che si basa sugli eFuels, dei combustibili che hanno l’obbiettivo di ridurre al minimo l’emissioni di anidride carbonica nell’aria, cercando di bilanciarle con quelle che sono sottratte durante la realizzazione.
Si tratta di un progetto molto ambizioso che però sta già portando ai suoi frutti, inoltre stanno nascendo anche i biocarburanti, ovvero una soluzione che porta alla realizzazione di un carburante che proviene da scarti vegetali, dunque non è più sintetico.
Il progetto più avanzato in Italia in questo momento lo sta portando avanti Eni, con la nota azienda che ha realizzato l’HVOlution, un biocarburante che è stato prodotto al 100% da HVO totalmente puro.
In questo caso si tratta di un Biodiesel che è la derivazione del riutilizzo di una serie di materie prime di scarto dei residui vegetali e la grossa azienda ha avuto modo di poter trovare un accordo con svariate nazioni africane.
Saranno proprio in questo Continente che avverrà la produzione delle agri-hub che porteranno alla produzione di oli vegetali. In questo momento la produzione del biodiesel, che può avvenire per mano del BioBot 20 è di 20 centesimi al litro.
Biodiesel come può cambiare la storia: l’Europa è tentata
Sono già diverse le grandi aziende del mondo delle automobili che stanno cercando di valorizzare sempre di più i biodiesel, con Volkswagen, Stellantis e Toyota che ovviamente sono tra le più scaldate per portare a buon termine il progetto.
Nessuno di questi colossi ovviamente vuole che si conclusa positivamente la rivoluzione del 2035, per questo motivo l’introduzione del biodiesel è una di quelle novità che potrebbe cambiare la storia.
L’Unione Europea infatti sta valutando attentamente questa nuova eventualità e al termine degli studi che termineranno nel 2026 si prenderà una definitiva decisione. Eni ha comunque confermato come la produzione di questo biodiesel sia in grado di ridurre le emissioni di anidride carbonica tra il 60% e il 90%.
Momentaneamente sono 50 le stazioni di benzina nelle quali si può acquistare questo carburante, ma la sua espansione lo sta portando a diventare sempre più apprezzato, tanto è vero che diventeranno 150 i rifornimenti di biodiesel.
L’elettrico è il futuro, ma forse il passaggio rischia di essere davvero troppo azzardato in questo momento storico particolarmente delicato la soluzione di un diesel quasi a impatto zero potrebbe essere una grande soluzione al problema dell’inquinamento.