L’Alfa Romeo potrebbe decidere di lanciarsi nel futuro, rispettando il suo passato glorioso. Ecco come potrebbe essere la nuova Giulietta.
L’Alfa Romeo ha scelto di cambiare registro, lanciando mastodontici SUV come la Tonale e la Stelvio. La decisione ha, di fatto, snellito la gamma, lasciando come alternativa solo berlina Giulia, proposta anche nella versione pepata Quadrifoglio.
In questo momento di smarrimento gli appassionati della casa del Biscione non hanno più a disposizione dei punti di riferimento che, in passato, hanno dato grossi risultati. Il calo di vendite degli ultimi anni ha portato ad uno stravolgimento totale della gamma. In precedenza l’Alfa Romeo aveva realizzato dei veri e propri capolavori sportivi, ma anche adatti alla città. Torna la mitica Alfa Romeo 33 Stradale? Clamorosa rivisitazione.
I puristi sentono la necessità di vedere una nuova MiTo o una Giulietta, ma allo stesso tempo una nuova spider che possa ripercorrere l’era d’oro della casa lombarda. L’obiettivo è puntare a vetture elettriche che in qualche modo debbano elevare l’Alfa Romeo ad un brand ecologico premium, ma di fatto rischiano di affossare l’immagine storica del Biscione. Si tratta di strategie che possono creare un impatto forte. In alcuni Paesi esteri la conversione alle EV è già avvenuta, ma gli appassionati nostrani sarebbero più felici di vedere sulle strade di tutti i giorni modelli che hanno contraddistinto un’epoca felice e irripetibile.
Una nuova Giulietta
C’è chi ha avuto il coraggio di proiettarsi al futuro, sognando una vettura compatta con motori termici e uno spirito corsaiolo. Tommaso D’amico non è nuovo a rappresentazioni grafiche che riescono a far piangere i nostalgici. L’ultima Alfa Romeo Giulietta fu proposta nel 2010, riprendendo il nome della berlina sportiva realizzata dal 1955 al 1965 e poi 1977 al 1985. L’auto di segmento C aveva dei tratti in comune con la MiTo.
“Il modello del render prende spunto dalle versioni precedenti, naturalmente rinnovata in ogni sua essenza con materiali e tecnologia d’avanguardia, sia per selleria e rivestimenti che per meccanica e carrozzeria. All’interno, la plancia strumenti è equipaggiata di una rilevante serie di optional di ultima generazione e di un sistema di infotainment esclusivo”, ha annunciato l’architetto e designer italiano sul proprio canale YouTube.
Questo orgoglio italiano è stato immaginato con un motore 1.9 turbo 190 CV AT8 benzina, con cambio automatico. “Sul fronte della dotazione il modello aggiunge, a quanto già elencato, i cerchi da 19 pollici. La carrozzeria avrà, naturalmente, colorazioni attuali che andranno a valorizzare ulteriormente la linea del modello. A breve, proporrò una versione sportiva da ‘urlo’”, ha sancito D’Amico. Alfa Romeo, ecco come sarà il B-Suv: il Biscione diventa elettrico.
Un modello del genere sarebbe la svolta per l’Alfa. Bisognerebbe anche valutare quale sarà l’impatto tra le nuove generazioni di queste scelte ecologiche dei piani alti che, di fatto, andranno in una direzione sconosciuta. I marchi come l’Alfa conserveranno il retaggio storico di una filosofia che ha contraddistinto il made in Italy. C’è una nuova schiera di automobilisti sempre meno interessati a determinati aspetti e proiettati dall’idea di usare le vetture come, semplicemente, un mezzo di trasporto dal punto A ad un punto B.