La Volkswagen è un colosso dell’industria automobilistica, ma non tutti conoscono di preciso che cosa significhi in italiano.
Se siete dell’Alto Adige oppure siete dei cultori della lingua germanica, di sicuro non avrete grossi problemi a decifrare lo scopo di questo articolo, ma se il tedesco vi è a voi avverso siete nel posto giusto. Tante volte le aziende automobilistiche prendono il nome dai loro produttori o da acronimi, ma la Volkswagen è nata con tutto un altro scopo.
La memoria deve tornare a Wolfsburg del 1937, un anno passato alla storia per eventi tragici. Hitler ormai era ampiamente al potere e stava cercando di mettere le mani in tutte le varie aziende private.
Quell’anno però il Cancelliere aveva un’altra idea, ovvero quella di creare un’automobile che potesse essere a sua volta concorrenziale con quelle già presenti. L’incarico della creazione della Volkswagen fu messa nelle mani dell’ingegner Ferdinand Porsche.
Questa non avrebbe dovuto essere una macchina capace di far arricchire qualche ingegnere, ma doveva essere un aiuto al popolo tedesco, anche le classi più povere. Questo permise così di dare vita alla Volkswagen, ovvero la “Vettura del popolo”.
Il significato dunque dell’azienda è proprio questo, nonostante sia innegabile come ormai da tanti anni la filosofia sia ben lontana dal suo nome. Il motivo è derivato non solo dal fatto che sono state realizzate anche diverse vetture abbastanza costose, ma perché ora è l’apice del capitalismo, con il Gruppo Volkswagen che è dominante nell’industria automobilistica, con alcuni modelli che sono meravigliosi.
Da auto del popolo a vettura del Capitale: cosa è cambiato nella Volkswagen
Partiamo prima di tutto con il dire che l’idea di Hitler era quella di creare una serie di automobili che potessero essere utilizzate da tutto il popolo tedesco, ma non ce ne fu mai l’occasione.
Il primo tassello venne messo proprio dal Fuhrer nel 1938, ma che di lì a poco ci fu lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale che cambiò i piani. Da quel momento l’azienda iniziò a produrre solamente vetture di stampo militare, ma una volta terminato il conflitto gli inglesi le diedero modo di vivere ancora.
L’esercito britannico, assieme Ferdinand Anton Porsche, decisero ridare forma all’azienda che sembrava dover essere un semplice breve ricordo, ma ora ha cambiato volto. Il Gruppo Volkswagen non è soltanto legato al simbolo della VW, ma ha acquistato moltissimi marchi.
Nel 2019 l’azienda ha concluso l’anno con un utile di 252,6 miliardi di euro. A rafforzare ancora di più il grande nome della Volkswagen ci ha pensato anche l’inclusione di alcuni colossi come Lamborghini, Bugatti o Bentley. Alla faccia delle auto popolari e per tutti.
Sono molti infatti in Germania che molto spesso ridono per questo nome che ormai è solo storia e puramente anacronistica. Da auto del popolo e auto di Stato, la Volkswagen si è presto trasformata in un’azienda elitaria e capace di capitalizzare quanto più denaro possibile.