Charles Leclerc ha concluso il primo atto della stagione a zero punti. Il suo sogno sarebbe lottare con Max Verstappen per il titolo mondiale. La sua reazione è veemente.
I ferraristi sembrano guardare un film già visto più volte. Il pilota di punta della Scuderia modenese è sempre quello che è costretto ad inseguire gli avversari. È così dall’epoca post Michael Schumacher, l’ultimo in grado di imporsi in modo schiacciante sui diretti rivali.
L’ultimo mondiale della Ferrari, targato Kimi Raikkonen, fu una occasione eccezionale nata da una rivalità interna scoppiata in McLaren Mercedes. Quel titolo fu una sorpresa e forse Charles Leclerc, ad inizio anno, ha creduto possibile inserirsi tra i due litiganti nel team campione del mondo, con il sogno sempre vivo di riportare il titolo a Maranello.
Il sogno, però, si è subito scontrato contro una dura realtà nel primo Gran Premio della stagione. Il monegasco avrebbe desiderato cominciare la stagione, esattamente, come aveva iniziato quella scorsa. Nel 2022 la Ferrari sembrava essere diventata l’auto da battere, dopo le vittorie in Bahrain e Australia del numero 16. Tutto, però, è durato troppo poco e già dal quarto round la RB18 ha fatto la differenza, conquistando vittorie in rapida successione.
Charles è riuscito a festeggiare solo un altro successo nel 2022, nella tappa in Austria, piegando la resistenza del campione del mondo. Complessivamente in carriera Leclerc ha ottenuto molto meno di quanto avrebbe meritato, sia a causa di un problema ambientale, sia per i guai tecnici e gli errori strategici del muretto. Oltretutto è arrivato a Maranello sotto una dirigenza sempre molto distante dalle dinamiche della pista.
In alcuni frangenti il prodotto dell’Academy Ferrari è sembrato lottare contro tutto e tutti. Non è sempre stato valorizzato all’interno del team nei 4 anni targati Binotto. Max Verstappen, invece, è osannato e coccolato dalla squadra austriaca. Il progetto vincente del nuovo corso Red Bull Racing è sempre stato costruito intorno alla figura dell’olandese, sebbene prima non fosse lo straordinario fenomeno attuale.
Leclerc vs Verstappen
Il figlio d’arte di Jos si è dovuto sudare tantissimo il suo primo titolo iridato nel 2021, piegando la resistenza di un 7 volte campione del mondo come Lewis Hamilton. Si è confermato lo scorso anno, conquistando il più alto numero di GP in una singola annata della storia della Formula 1. Nemmeno Michael Schumacher e Sebastian Vettel dei due tempi d’oro erano riusciti a vincere 15 GP. I due tedeschi si erano fermati a 13, ma considerate le premesse di questa annata, l’olandese potrebbe ritoccare il primato del precedente campionato.
Sembrano lontani i tempi in cui Leclerc e Verstappen lottavano ruota a ruota nel 2019, anno del debutto del monegasco a Maranello. L’accordo segreto firmato dalla Ferrari con la FIA ha limitato, in modo serissimo, la carriera del giovane. A guardare i numeri oggi c’è una differenza abissale fra i due talenti classe ‘97. Charles Leclerc ha vinto a Spa e Monza nel 2019 e i 3 Gran Premi della scorsa annata, conquistando 18 pole position in carriera e 24 podi.
Max Verstappen con sole 3 partenze al palo in più si è portato a casa 36 vittorie e due titoli mondiali. E’ il favorito numero 1 per confermarsi sul tetto del mondo per il terzo anno di fila. La cosa non può certo fare piacere al coetaneo della Ferrari che avrebbe desiderato giocarsi le sue carte con il nuovo corso della F1. Ferrari, Jeddah è già l’ultima spiaggia? Ora parla Sainz.
L’amarezza di Charles
Il monegasco è molto deluso dall’inizio della stagione. Un giornalista francese gli ha spiattellato questi numeri impietosi nel confronto con il campione della Red Bull Racing e, come riportato da MOW, la reazione è stata da ferrarista vero.
Max Verstappen ha portato a casa più vittorie in 2 stagioni che la Ferrari in un decennio intero. Il monegasco ha, con il sorriso sulle labbra, prima glissato la domanda e poi ha chiesto che prima gli venisse svelato il numero di trionfi della Ferrari: “Questa mi farà male”. L’amore di Charles per la Rossa è immenso e finché sarà a Maranello, sicuramente, farà di tutto per riportarla in alto.