I giovani di oggi già non sembrano molto interessati a prendere la patente, ma le nuove restrizioni per chi conseguirà l’abilitazione potrebbero sortire ulteriori effetti.
Un tempo conseguire la patente e guidare era tutto per un diciottenne. Erano veramente delle eccezioni i disertori della licenza rosa. L’auto era sinonimo di libertà ed indipendenza. Rinunciarvi sarebbe stato visto come un atto di poca maturità, ma i tempi sono cambiati.
I giovani tra i 18 e i 19 anni d’età che conseguono la patente sono sempre meno. Il calo è evidente e non riguarda solo gli italiani. Automobile Association, il corrispettivo dell’Aci statunitense, ha scoperto che tra i neomaggiorenni il 44% non ha un’automobile e il 39% utilizza, abitualmente, forme di trasporto alternative. Nel 1997 il 62% per dei diciottenni aveva la patente, mentre nel 2020 la percentuale è scesa al 47%.
Numeri inquietanti, caratterizzati anche da un mercato dell’auto sempre più incerto. Tra vetture moderne costosissime, il costo dei carburanti schizzato alle stelle e una crisi economica senza precedenti, i giovani fanno fatica anche ad acquistare uno scooter, figurarsi le nuove EV. Le nuove generazioni, più focalizzate sulla tecnologia, hanno dimostrato sempre meno interesse al conseguimento della patente. I tre anni di pandemia hanno fatto crollare il numero di richiedenti nelle autoscuole.
Patente, rivoluzione in atto
Gli esami di guida si sono fatti sempre più severi nel corso del tempo. Oggi occorre studiare approfonditamente prima di sottoporsi agli esami. Il rischio di una bocciatura è sempre più alto, ma a preoccupare è anche la pratica. Tra i maggiorenni c’è sempre tanta paura di sbagliare e lo stress può raggiungere alti livelli. Oggi i costi, tra l’altro, non sono modici, ma i problemi sono anche altri.
Sono state introdotte diverse limitazioni per i neopatentati che hanno avuto un impatto devastante. Il numero di famiglie che possono permettersi l’acquisto di un’auto specifica per i neo patenti sono sempre meno e saranno sempre meno. Chi consegue la patente può guidare solo vetture con un determinato rapporto tra peso e potenza, mentre con il foglio rosa non ci sono restrizioni. La logica era legata alla sicurezza stradale, quando ci si può far male anche con potenze inferiori.
Purtroppo in Italia le morti sulle strade continuano ad essere alte. Secondo i dati europei il numero di incidenti stradali in cui sono coinvolti giovani automobilisti fino a 30 anni rappresenta il 25% del totale. La situazione deve migliorare e, a tal proposito, è stato presentato l’emendamento Edoardo. Sospensione patente e recidività: se succede questo è un guaio.
Una proposta salva giovani
Edoardo è un ragazzo di Roma di 17 anni deceduto in un grave incidente stradale. La proposta è stata presentata in Senato da Giulia Barillaro, madre del ragazzo, che vorrebbe vietare a chi ha un’età inferiore ai 21 anni e ai neopatentati di guidare con più di un passeggero a bordo da mezzanotte alle cinque di mattina. Se fosse accolta la richiesta rivoluzionerebbe tutto.
L’emendamento è stato avanzato dal direttore delle Risorse umane dell’università Luiss Francesco Maria Spanò al senatore Ernesto Magorno, primo firmatario. La madre di Edoardo ritiene che a quell’età deve esserci una presa di posizione dello Stato, non solo delle famiglie. Non basta un discorsetto di un genitore o le lezioni a scuola guida, ma purtroppo molto dipende dalla vendita impropria degli alcolici a minorenni. Patente di guida: cosa cambia quando si compiono 50 anni.
Le stragi del sabato sera continuano ad essere troppe. Qualcosa andrebbe fatto, ma un emendamento di tale portata sarebbe una svolta. La stretta riguarderebbe tutti i neopatentati. Nella categoria rientrano tutti i conducenti con meno di 21 anni e chi ha acquisito la licenza da meno di 3 anni. Ciò vorrebbe dire anche persone adulte che prendono la patente in un secondo momento.
La nuova regola si inserirebbe nell’art. 186-ter del Codice della strada, appena dopo il 186-bis che sanziona la “guida sotto l’influenza dell’alcool per conducenti di età inferiore a 21 anni, per i neopatentati e per chi esercita professionalmente attività di trasporto di persone o cose”. La multa per la violazione oscillerebbe tra gli 800 e i 3200 euro, oltre all’arresto da sei mesi a un anno. Le campagne di prevenzione non sono state efficace, aspetteremo di vedere cosa accadrà in futuro.