La Ferrari ha iniziato la nuova stagione come peggio non si poteva. Ora emerge un altro dato che fa paura a tifosi e piloti.
Tra poco meno di una settimana, il mondiale di F1 tornerà in pista sul tracciato di Jeddah, dove è in programma il Gran Premio dell’Arabia Saudita. Il grande favorito è senza ombra di dubbio Max Verstappen, che con la sua Red Bull ha demolito gli avversari in Bahrain. Oltre alla Mercedes, la grande delusione è stata la Ferrari, troppo brutta per essere vera, o forse no.
Infatti, a Maranello si respira un clima da giudizio universale, con tante problematiche legate tra loro. David Sanchez, capo aerodinamico, ha rassegnato le sue dimissioni, e Frederic Vasseur pare essere in rotta di collisione con il CEO Benedetto Vigna. Sono davvero troppe le cose che non vanno in questo momento, ed il reparto tecnico e la Gestione Sportiva sono al collasso.
La nuova Ferrari non è competitiva, ed a questo punto, ci sono dei forti dubbi sul fatto che lo sarà mai in questo 2023. In Bahrain si sono accumulate una serie di brutte figure, dall’ala posteriore ballerina sino all’ennesimo problema di affidabilità. Nelle ultime ore, sono arrivate una serie di indiscrezioni che non fanno altro che peggiorare una situazione già precaria.
La Ferrari si è presentata ai test del Bahrain con una configurazione aerodinamica che ha fatto discutere, visto che ha utilizzato un’ala posteriore da medio-basso carico. In pratica, si tratta di una specifica che di solito viene sfruttata su piste come Canada o Baku, dove i lunghi rettilinei la fanno da padrone e dove non serve tanta downforce.
Il Bahrain ha invece un tratto centrale molto guidato, ed infatti le Rosse facevano molta fatica in quella zona. Durante le prove libere del venerdì mattina, sulla monoposto di Charles Leclerc è stata montata finalmente l’ala da alto carico, con il monopilone, che però dava problemi visto che traballava in continuazione, portando i meccanici a smontarla.
Nelle ultime ore, a tal proposito è arrivato un commento da parte dell’ingegner Jock Clear, uno dei punti fermi della Scuderia modenese, che ha confermato tra le righe che questo pezzo è in ritardo. Secondo quanto riferito dal tecnico, non è ancora possibile stabilire quando arriverà questo pezzo, che è ovviamente fondamentale per le piste dove serve più carico.
Questo non sarà il caso di Jeddah, pista dove si raggiungono le velocità medie più alte in stagione alla pari di Monza. La Ferrari potrà forse giocarsela per la pole position, visto che quella dell’Arabia Saudita è una pista dove le top speed della Rossa possono fare la differenza, ma è chiaro che il degrado gomme resterà un team.
La Ferrari ha una monoposto che è in grave ritardo rispetto alla Red Bull, ed ora ci si è messo anche l’addio del capo aerodinamico David Sanchez a complicare le cose. La sensazione è che il tecnico sia stato uno dei responsabili della brutta figura legata all’ala posteriore che non era pronta, anche se, altre fonti, dicono che la decisione di lasciare la Scuderia modenese fosse maturata da tempo.
Maranello è ora un cantiere aperto, e per gli sviluppi non pare esserci nulla di buono. Prima di Sakhir, il team principal Frederic Vasseur aveva parlato di aggiornamenti importanti in arrivo tra Jeddah e Melbourne, ma è chiaro che in pochi giorni tutto è cambiato. Charles Leclerc ha palesato un certo malcontento e, da quanto è emerso, pare abbia chiesto un incontro con il presidente John Elkann.
Da Maranello stanno scappando tutti, e per rimpiazzare Sanchez si pensa all’ennesima soluzione interna, senza andare a prendere tecnici di valore dalla concorrenza. In questo clima, pensare di andare a prendere la Red Bull appare pura utopia, ed è chiaro che servirà un miracolo per giocarsi il titolo mondiale.
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