Ogni essere vivente merita rispetto e per questo motivo quando si investe un animale e non lo si soccorre si commette un reato.
Fino a qualche fa c’era una bassissima considerazione della vita degli animali, ma per fortuna le cose negli ultimi anni sono cambiate, non soltanto da un punto di vista culturale ma anche per una maggiore attenzione da parte della Legge.
Sappiate fin da subito dunque che investire un animale e non soccorrerlo è assolutamente un crimine tanto quanto omettere gli aiuti a una persona. Ovviamente stiamo parlando di pene minori tra un caso e l’altro, ma unicamente perché molti animali non hanno lo stesso senso del pericolo delle persone.
Il tutto è derivato per contrastare un continuo abbandono nelle nostre strade, il che comporta il randagismo e dunque un aumento delle loro morti. Se però è molto facile per molti pirati della strada farla franca quando investono una persona, e per fortuna sono nati enti a sostegno delle vittime, figuriamoci se lo fa con un cane o con un gatto.
L’Articolo 189 comma 9-bis del Codice della Strada però ha parlato chiaramente, infatti per chiunque non presti soccorso a un animale che è stato investito, ci auguriamo che si tratti sempre di un incidente, dovrà pagare una multa che va da un minimo di 413 euro a un massimo di 1650 euro.
Il Codice della Strada infatti è solamente una riproposizione di quello che viene scritto e sancito dalla Legge. La tutela degli animale e l’obbligo di aiutare ogni essere vivente viene scritta a lettere cubitali nella Legge 29 luglio 2010 numero 120.
Se doveste accorgervi di qualcuno che non si ferma dopo aver investito un animale, la prima cosa che dovrete fare da testimoni è chiamare uno degli enti che va da: Polizia, Guardia di Finanza, Carabinieri o centralino del Comune. Una volta che verranno avvisati si metteranno subito alla ricerca del delinquente che non si è fermato.
Cosa fare quando si investe un animale: il primo soccorso può salvare
Nessuno dice che uno si alzi la mattina con l’interno di investire un cane o un gatto e soprattutto il tutto può anche derivare da un’attraversamento improvviso dell’animale, ma per “lavarsi” la coscienza e aver fatto tutto il proprio dovere basta semplicemente seguire questi passi.
Prima di tutto si dovrà contattare subito LAV (ovvero la Lega Anti-Vivisezione) che è il Servizio Veterinario gestito dall’ATS che ha il compito di effettuare gli interventi di primo soccorso. Nel caso in cui invece doveste conoscere la zona, portatelo immediatamente dal primo veterinario.
Questo specifico intervento deve essere fatto solamente quando si tratta di animali domestici, riconoscibili dunque con collarino e targhetta, mentre in caso di gatto o cane randagio il consiglio di LAV è di sentire direttamente la Polizia Locale.
In mancato soccorso ricordate come un Giudice potrebbe anche impugnare l‘Articolo 544-ter, ovvero una denuncia penale per lesioni ad animali dettati da crudeltà e senza necessità, con la pena che in questo caso passa dai 5 ai 30 mila euro e si rischia anche la reclusione tra i 3 e i 18 mesi.