Un privilegiato possessore di una Lamborghini Countach ha avuto il coraggio di farla marcire per 20 anni senza un lavaggio. Preparatevi ad un restauro da brividi.
C’è chi si ritrova una mitica Lamborghini nel garage. Eh sì, folle da credere, a volte vi sono dei veri tesori nascosti sotto strati di polvere. La Countach è tra le sportive biposto più iconiche di sempre, grazie ad un design unico al mondo. Quando fu presentata al pubblico nel 1971 lasciò tutti senza fiato perché sembrava arrivare da un altro pianeta.
Il design futuristico della Lamborghini segnò anche il successo futuro dell’azienda. Per fronteggiare la bellezza classica delle vetture Ferrari, Ferruccio decise di affidarsi all’estro di Marcello Gandini, designer della Countach, e ad una idea geniale di Paolo Stanzani. Così negli anni ’70 l’auto vide la luce, presentandosi alla critica, in occasione del Salone di Ginevra, come un’auto aggressiva.
Le parti inferiori della supercar erano fatte in fibra di vetro. Il telaio garantiva rigidezza e un peso leggero. La prima versione presentava il motore da 3.929 cm³ della Miura. La sigla LP stava per il posizionamento longitudinale posteriore del motore, mentre 400 annunciava la cilindrata. La velocità massima dichiarata era di 315 km/h.
L’auto è stata così importante nella storia della casa di Sant’Agata Bolognese che divenne un simbolo anche nel decennio successivo. Ferruccio Lamborghini fu riconosciuto come un business man geniale in ogni angolo della Terra. La sua creatura rimase in produzione sino al 1990, nonostante tutti i problemi aziendali. Difficilmente rivedremo in futuro una supercar così longeva.
Una Countach messa malissimo
Per questo modello i creatori non pensarono ad un nome di un toro, ma si ispirarono all’espressione piemontese “contacc!”, come affermato all’epoca dallo stesso Gandini, che sta per “contagio”, “peste”, ma anche sinonimo di meraviglia. In questo caso il vero stupore fu ad appannaggio di coloro che riuscirono a permettersi un esemplare.
La Countach può essere paragonata solo alla Miura, alla Diablo e a poche altre supercar della casa emiliana. Qualsiasi acquirente avrebbe salvaguardato un bene così prezioso, ma in questo caso hanno scelto di lasciare marcire una mitica Countach rossa. Negli Stati Uniti un appassionato si sarà lasciato ammaliare dalle caratteristiche portiere che si aprivano verso l’altro, percorrendo dopo l’acquisto pochissimi chilometri.
L’auto, come vedrete nel video in basso, era in pessime condizione. E’ stata trascurata per due decenni, accumulando sporcizia anche all’interno dell’abitacolo. Nell’auto c’erano foglie, cicche di sigarette e altra spazzatura. Uno spettacolo indegno per un’auto così importante.
L’epico lavaggio della Lamborghini Countach
La supercar è stata affidata all’esperto newyorkese Larry Kosilla. Sul suo canale YouTube AMMO NYC il tecnico si è sobbarcato ad un lavoro molto impegnativo. Una volta spostata la vettura in officina, la carrozzeria ha richiesto un trattamento lunghissimo, scrostando strati di polvere e sporcizia. Lo specialista della Grande Mela è diventato un esperto di epici lavaggi. Guardate come è tornata in vita questa magnifica Mercedes 560 SL. Date una occhiata anche a questa Audi sporchissima.
Nel video apprezzerete i tanti passaggi che richiede la pulizia di un’auto di questo valore. Particolare attenzione è stata prestata nel restauro degli interni. La pulizia del motore e dei cerchioni rappresenta uno degli aspetti più interessanti del video. Emergono in modo sorprendente tutti i dettagli di una delle Lamborghini più belle di sempre. Vale la pena soffrire nella parte iniziale del filmato per poi poter osservare il meraviglioso risultato finale.