La compilazione dell’Isee deve essere corretta per evitare sanzioni, ma non tutti sanno come ci si debba comportare con la propria auto.
Dichiarare correttamente l’Isee è fondamentale per sapere quante tasse si deve pagare ogni anno e l’assenza di alcuni punti compilati potrebbe comportare grossi problemi con la Guardia di Finanza, per questo motivo è importante sentire il commercialista per farvi consigliare su tutti i vari passaggi da dover seguire.
La domanda che tutti quanti almeno una volta nella vita ci siamo posti è se fosse obbligatorio l’inserimento della nostra auto all’interno dell‘Isee per poter calcolare il nostro reddito annuo è la risposta è semplice: sì.
Non solo dovranno essere inserite tutte le vetture che sono a carico nostro, ma anche tutte quelle che rientrano nel nucleo famigliare, in modo tale da testimoniare e rendere “ufficiale” quali siano le auto che vengono regolarmente utilizzate.
State però tranquilli e rilassatevi, perché vi sto già vedendo impauriti per il fatto che già dovete pagare molte tasse per la vostra auto, tra cui il bollo, e allora dovrete farlo anche alla fine dell’anno con il vostro Isee? No, in questo caso il valore della vostra vettura non va a intaccare il valore dell’attestazione.
L’unico caso nel quale potreste dover pagare è proprio se non doveste dichiarare nessuna vettura, pur avendo una a disposizione, perché in questo caso sarebbe una falsa dichiarazione che chiaramente comporta una sanzione e una errata compilazione dell’Isee.
Ecco allora che le multe potrebbero essere davvero esorbitanti, basti pensare come la sanzione massima tocchi i 25.822 euro e in certi casi vi è anche un periodo di reclusione che va dai 6 mesi ai 3 anni.
L’auto va dichiarata all’Isee: lo dice la Legge
Questa Legge è entrata in vigore nel 2015, un anno nel quale si stava cercando di dare una sterzata a coloro che venivano definiti i “Finti poveri”, ovvero coloro che pagavano meno tasse, dichiarando pochissimo e sfruttando il fatto che molte proprietà non dovevano essere segnalate.
Una delle motivazioni principali del perché sia diventato necessario segnalare le proprie automobili è derivato dall’entrata in vigore del Reddito di Cittadinanza, una normativa che permette di vivere grazie a un sussidio dello Stato, ma non è possibile accedervi se si è proprietari di un veicolo.
Nell’Isee del 2023 l’auto deve essere dichiarata nel riquadro FC6 e dovrà essere segnalata una lettera in base al mezzo che si vuole indicare all’interno della dichiarazione: A se si parla di Autoveicolo, M per un Motoveicolo, N per una Nave e infine I per un’imbarcazione da diporto.
Naturalmente sarà fondamentale segnalare attentamente anche la targa del proprio mezzo in modo tale da poter essere facilmente rintracciato e riconosciuto dalla Guardia di Finanza per degli ulteriori accertamenti.
L’unico caso in cui non si deve dichiarare un veicolo che si sta utilizzando è quando si tratta di un’auto aziendale e che dunque viene catalogata come un “uso promiscuo” e inoltre non servirà segnalare le auto guidate nel 2023 ma vendute prima della compilazione dell’Isee.