La Red Bull Racing ha ottenuto la prima doppietta stagionale in Bahrain. C’è qualcosa che, però, non torna ai tecnici di Milton Keynes.
Max Verstappen e Sergio Perez sono partiti con il piede giusto nel 2023, dopo il doppio ritiro della scorsa annata. Sembrerebbe l’inizio perfetto per una squadra che già nella scorsa stagione ha vinto il titolo mondiale con 17 successi su 22. La RB19 ha già dimostrato di essere la monoposto più forte della griglia.
Tutto tranquillo? Macché, nel circus è già iniziata la prima telenovela. I tecnici di Milton Keynes sono stati gli unici ad interpretare in modo corretto e vincente le regole 2023, ma volevano l’“esclusiva”. Nessuno, infatti, è riuscito a trarre il massimo profitto e dare del filo da torcere, sin qui, alla wing car austriaca. Max Verstappen dopo anni ad inseguire le Mercedes si sta godendo il periodo migliore della sua carriera.
In Bahrain è bastata una oculata gestione delle mescole per conquistare la pole position ed una vittoria in carrozza. Il #33, oggi numero 1 della griglia, non deve neanche temere più di tanto il suo compagno di squadra che, come al solito, non è riuscito ad andare oltre alla seconda piazza. Sergio Perez è stato, nella prima parte di Gran Premio, alle spalle anche di Charles Leclerc. Ferrari, ecco il vero motivo del ritiro di Leclerc: auto da rivedere?
Red Bull, scoppia la polemica con Aston Martin
Il box della Red Bull Racing potrebbe già mettere in ghiaccio lo champagne in vista dei successi che attendono il team nel corso della stagione, tuttavia c’è un aspetto che non è andato giù ad Helmut Marko e Christian Horner. L’Aston Martin si è avvicinata in modo repentino e preoccupante alle soluzioni tecniche dell’auto ad effetto suolo austriaca.
Il boss Lawrence Stroll è stato molto intelligente ed ingaggiare Dan Fallows, ex braccio destro in Red Bull Racing del geniale progettista Adrian Newey. In questo modo la casa di Gaydon si è assicurata uno dei migliori prospetti al mondo, affiancandolo ad un gruppo di tecnici navigati che potessero estrarre il massimo potenziale possibile dalla nuova AMR23 motorizzata Mercedes.
I primi risultati di spessore sono arrivati nel corso dei test in Bahrain dove Fernando Alonso ha fatto registrare dei long run straordinari. Lo spagnolo si è ripetuto in gara, sverniciando le due Mercedes di Hamilton e Russell e guadagnando la terza piazza di gran carriera, superando anche Carlos Sainz in difficoltà sulle mescole hard della sua SF23. Cosa manca alla Ferrari? Arriva il “consiglio” del grande rivale.
La bordata di Christian Horner
Nonostante tutto non sono mancate le polemiche nel circus per i progressi clamorosi dell’Aston Martin. La verdona, nel 2022, lottava con l’Alfa Romeo Sauber per la sesta piazza nella graduatoria costruttori, mentre adesso può puntare a risultati di alta classifica. Horner si è scagliato contro il team inglese, andandoci giù pesante. Il team principal ha parlato alla stampa, affermando che l’imitazione è la più grande forma di adulazione ed è un bene che la “vecchia macchina” vada così bene.
Una frecciata pesante ai tecnici dell’Aston Martin. “Sono la seconda squadra più forte – ha espresso con sottile ironia britannica Horner, come viene riportato sulle colonne di Marca – è lusinghiero vedere la somiglianza di quella macchina con la nostra, è stato bello vederli tutti e tre sul podio”. Il TP della Red Bull ha ammesso che non sono tranquilli con l’evoluzione dei rivali.
“Sono stato qui abbastanza a lungo per vedere le cose cambiare rapidamente e penso ancora che queste vetture siano ancora relativamente immature e man mano che i team si svilupperanno e gli aggiornamenti usciranno le cose cambieranno – ha annunciato il boss del RB – una squadra ha adottato (la nostra filosofia progettuale, ossia l’Aston Martin ndr) e ha vinto, quindi a un certo punto convergerà e questo può accadere ovunque”. Vedremo se l’AMR23 riuscirà a conservare il vantaggio su Mercedes e Ferrari, ma per ora il progetto tecnico è vincente.