La Ferrari ha sofferto in Bahrain, e nelle ultime ore si è parlato molto dell’affidabilità. Uno storico membro della squadra ne ha parlato.
In casa Ferrari si contano i danni dopo il drammatico, sportivamente parlando, Gran Premio del Bahrain. Nelle ultime ore stanno arrivando indiscrezioni confortanti, visto che, a quanto pare, la prima centralina della monoposto di Charles Leclerc dovrebbe essere salva.
A preoccupare però è stata anche la mancanza di passo, visto che le due Red Bull hanno fatto un altro sport per tutto il fine settimana. Nel frattempo, si comincia a parlare anche di un possibile addio di David Sanchez, capo degli aerodinamici di Maranello, uno dei padri assieme ad Enrico Cardile del progetto di questa monoposto.
Ferrari, Marc Gené ed il suo punto di vista sui problemi
A parlare della situazione affidabilità in casa Ferrari ci ha pensato, nelle ultime ore, Marc Gené, storico membro della Scuderia modenese ed anche commentatore televisivo. Lo spagnolo è intervenuto al podcast “F1 Nations“, dicendo la sua su quanto accaduto in Bahrain pochi giorni fa.
Ecco le sue parole: “Lo scorso anno abbiamo avuto un grande inizio di stagione, ma poi con il tempo c’è stato qualcosa che non ha funzionato ed abbiamo terminato in maniera negativa. Mi auguro fortemente che la tendenza degli ultimi anni prosegua, ovvero che il vincitore della prima gara non ha poi mai portato a casa il titolo mondiale“.
La Rossa è progredita in termini di potenza, ma soffre nelle curve: “In cosa è migliorata la nuova macchina? Siamo progrediti in diversi aspetti, credo che la vettura sia molto veloce ed in Bahrain avremmo potuto portare a casa la pole position. Tuttavia, avevamo dei problemi con la gestione delle gomme, un aspetto che in gara fa una grande differenza visto che tutto si gioca lì. In seguito, sono anche sopraggiunti dei problemi di affidabilità, del tutto inaspettati visto come era andato l’inverno“.
Prima della gara, si era verificata una problematica che aveva già preoccupato e non poco i tifosi, ovvero la sostituzione del pacco batterie sulla monoposto di Leclerc ed anche della centralina. A tal proposito, Gené ha affermato: “La batteria è stata sostituita per precauzione e sembra che i problemi riguardassero il motore a combustione“.
Quest’ultima frase ma molto riflettere, dal momento che l’ICE, ovvero il motore a combustione, il V6 senza considerare la parte elettrica, tanto per intenderci, non ha mai dato problemi neanche lo scorso anno. I ritiri a causa di guasti tecnici furono causati principalmente dalla rottura del turbo (elemento che è separato) dal motore termico, e dalla parte ibrida, nella quale rientrano MGU-K, MGU-H e tutto il resto.
L’affidabilità, arrivati a questo punto, può diventare un serio problema per la Ferrari, che non deve ritrovarsi invischiata nei discorsi di togliere cavalli per evitare rotture. Tutto ciò è costato moltissimo lo scorso anno, ed ora che l’auto non è telaisticamente competitiva, scendere in pista con una power unit depotenziata significherebbe ripetere il 2020.
La mannaia delle penalità e l’affidabilità ormai perduta
Marc Gené ha aperto un punto di vista interessante su ciò che sta accadendo in Ferrari, visto che nessuno, in maniera ufficiale, aveva tirato fuori il discorso legato al motore a combustione. A questo punto, viene seriamente da chiedersi come cercheranno di venirne fuori, dopo un inverno di prove al banco passato a dire che tutti i potenziali guasti erano stati scongiurati.
La stagione è fatta di altre 22 gare, alle quali vanno aggiunte ben 6 Sprint Race, aspetto che può fare una bella differenza. L’affidabilità è un qualcosa che può fare realmente la differenza, ed a Maranello, quello che una volta era il vanto potrebbe tornare ad essere un incubo. E le penalità sembrano già dietro l’angolo.