Subire il fermo amministrativo dell’auto comporta non pochi problemi, ecco perché è giusto capire quando scattano le multe a riguardo.
Sono diverse le multe che possono subire gli automobilisti in giro per l’Italia, ma una di quelle nella quale nessuno vorrebbe mai incappare è quella legata al fermo amministrativo, perché in questo caso si è obbligati a rimanere fermi e senza possibilità di utilizzare il proprio veicolo.
Questa Legge è stata sancita ufficialmente dall’Articolo 214 del Codice della Strada e soprattutto vuole mettere in chiaro come sia assolutamente vietato poter circolare con la propria auto quando si è sotto fermo amministrativo.
Le multe che possono incombere sono davvero da capogiro, infatti in questi casi si passa da un minimo di 1984 euro a un massimo di 7937 euro, il che fa capire come sia da considerarsi come una delle sanzioni dal costo più elevato che ci siano.
Questo però ha creato non poca confusione, soprattutto perché in una circolare del Ministero dell’Interno del 2019 si parlava che non vi era alcun limite alla circolazione per un’auto che era sottoposto a un fermo amministrativo, ma a cambiare le carte in tavola ci pensò la Cassazione.
Il Tribunale infatti ha sancito come non si possa in alcun modo permettere a un veicolo, in quel momento bloccato per Legge, dare la possibilità di circolare per le strade, come viene spiegato dal comandante della Polizia Locale di Verona.
Una volta che un poliziotto dovesse fermare un veicolo in questo stato come può comportarsi e cosa accade al guidatore?
Polizia non può requisire l’auto con fermo amministrativo: la regola è chiara
Per quanto ci sia stato un chiaro passo indietro grazie alla sentenza della Cassazione, il Ministero dell’Interno sembra voler continuare per la propria strada, infatti è stato rettificata una nuova Legge, nella quale si parla come il sequestro avverrà solo per mano di un Tribunale.
La Polizia locale in quel momento può soltanto sanzionare con una multa da un punto di vista amministrativo e segnalare alle autorità componenti la presenza per le strade di un veicolo in stato di fermo.
Il blocco della circolazione di un veicolo in questi casi avviene quando non si sono pagate le varie tasse relative alla propria automobile, come può essere per esempio nel caso della Tari o del Bollo auto, anche se la Polizia in questo caso dovrà fare diversi controlli incrociati.
Il Bollo dell’auto infatti non è una tassa necessaria per poter guidare, con le Forze dell’Ordine che non possono risalire al suo pagamento, a meno che non riescano a contattare la banca dati dell’ACI.
Se questa dovesse confermare il mancato pagamento di varie tasse allora la Polizia potrebbe così constatare lo stato di fermo e a quel punto dare vita a un semplice verbale.