Sono molte le squadre che hanno vinto in F1, ma solo una Scuderia ha saputo entrare nella leggenda con il record di vittorie.
Dal 1950 a oggi il mondo della F1 ha dimostrato di sapersi rinnovare in vari modi e naturalmente non sono mai mancati i grandi ingressi e le novità con Team che hanno scritto la storia, ma solo uno è riuscito a trionfare in 16 occasioni diverse, realizzando così un record assoluto.
Naturalmente stiamo parlando della Ferrari, con il Cavallino Rampante che nella sua storia ha saputo creare un dominio spesso anche costante e duratura, trionfando già prima della nascita del Mondiale costruttori in tre circostanze.
Il primo successo della Rossa fu nel 1952 con Alberto Ascari, poi replicato l’anno seguente sempre con il pilota lombardo, mentre nel 1956 fu il leggendario Juan Manuel Fangio a ottenere il quarto titolo della sua carriera, l’unico in quel di Maranello.
Il titolo costruttori invece divenne parte integrante della realtà della F1 solo nel 1958, dove vinse il campionato piloti con Mike Hawthorn, ma nella competizione a squadre vinse la Vanwall e dagli anni ’60 iniziarono i primi grandi successi di squadra della Rossa.
Il Cavallino Rampante fece la prima grande accoppiata nella sua storia nel 1961, un anno dove fu una lotta interna tra lo statunitense Phil Hill e il tedesco Wolfgang von Trips, con quest’ultimo che stava per vincere il titolo, prima di morire a Monza e consegnare il successo al compagno di squadra.
Il duo trionfo arrivò anche nel 1964, un anno dove però la Ferrari dovette fare una splendida rimonta con il britannico John Surtees contro la BRM di Graham Hill e la Lotus di Jim Clark, ma tra le seconde guide furono i punti di Lorenzo Bandini a risultare determinanti per la vittoria nel Mondiale costruttori.
La Ferrari degli anni ’70 fu quella che ebbe modo di rialzare la testa dopo un decennio di luci e ombra in quello precedente, ma per poter arrivare al titolo sia piloti che costruttori si dovette attendere il 1975.
In quella circostanza fu la coppia formata da Niki Lauda e Clay Regazzoni, con l’austriaco che trionfò per la prima volta in carriera, a riportare il titolo dopo undici anni, mentre nel 1976 arrivò il primo titolo costruttori senza quello piloti.
Il campione austriaco stava dominando la stagione ma l’incidente del Nurburgring, con Niki che venne salvato da un suo angelo custode dalle fiamme, gli fece perdere molti punti in favore di James Hunt. La superiorità Ferrari però fu netta nella stagione e con i punti anche dello svizzero arrivò così il titolo dei Team.
Il tris venne calato nel 1977, questa volta con l’argentino Carlos Reutemann al posto di Regazzoni e con Lauda che vinse ancora una volta il titolo mondiale. Il quarto trionfo del decennio accadde nel 1979, annata in cui a trionfare fu Jody Scheckter e con il vicecampione che fu il suo compagno di squadra Gilles Villeneuve.
Fu un decennio singolare e particolare quello degli anni ’80 per la Ferrari, infatti non vinse mai il titolo Mondiale con i piloti, ma si laureò per due volte consecutive la miglior Scuderia dell’anno.
La prima volta avvenne nel 1982, dove la Rossa era nettamente la Scuderia migliore, ma la sfortuna si accanì fin da subito con la tragica morte di Gilles Villeneuve, poi si ruppero le gambe a Hockenheim per Didier Pironi e alla fine perse la lotta al vertice anche Patrick Tambay per i suoi problemi alla spalla.
L’anno seguente venne confermato ancora Tambay e al suo fianco venne chiamato René Arnoux, con i due transalpini che chiusero il Mondiale al terzo e quarto posto, ma ebbero comunque modo di chiudere con dieci punti di margine sulla Renault seconda.
Da quel 1983 in poi, la Ferrari visse anni molto bui, con la luce che iniziò a vedersi grazie all’arrivo di Michael Schumacher e con il Kaiser che andò vicinissimo a vincere il titolo nel 1997 e nel 1998.
L’anno dove la Rossa, almeno nella classifica costruttori, riuscì a battere la McLaren fu nel 1999, quando il grave infortunio di Silverstone impedì a Michael di gareggiare nella seconda parte dell’anno e questo permise a Eddie Irvine, che ora ha cambiato vita, di perdere il titolo Mondiale solamente all’ultima gara.
Gli anni migliori per la Ferrari sono sicuramente stati quelli del primo decennio del nuovo millennio, con la Rossa di Maranello che si è divertita nel dominare in lungo e in largo la scena mondiale.
Il duo formato da Michael Schumacher e Rubens Barricchello ottenne cinque titoli Mondiali e cinque titoli costruttori, con il brasiliano che divenne anche vicecampione in due circostanze, permettendo così di accrescere il mito della Rossa.
Gli ultimi due successi invece furono targati dalla coppia Kimi Raikkonen e Felipe Massa, anche se nel 2007 vi è ovviamente l’asterisco derivato dalla squalifica alla McLaren per il caso Spy Story che tolse i punti nel campionato costruttori a Hamilton e Alonso, mentre nel 2008 fu un trionfo amaro.
L’ingresso di Kovalainen al posto di Alonso, permise al duo finnico-brasiliano di ottenere molti più punti rispetto alla coppia della McLaren, ma all’ultima curva dell’ultimo giro Lewis Hamilton riuscì a strappare il titolo a Felipe Massa.
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