I piloti impegnati nel campionato di Moto E hanno deciso di ribattezzare le loro Ducati in maniera particolare. Ecco come.
Lunedì scorso la Moto E ha acceso per la prima volta nel 2023 i suoi motori elettrici sul tracciato di Jerez de La Frontera. E’ infatti in Andalusia che la serie full electric ha dato avvio ai test invernali. Per la prima volta i diciotto centauri iscritti hanno potuto saggiare la nuova Ducati V21L. A dar loro fastidio però ci ha pensato il meteo. Motivo per cui i tempi non sono stati eccelsi.
La moto, sviluppata sulla base della Panigale V4, si distingue per la ricerca della leggerezza. La parte anteriore, costruita in alluminio, pesa soltanto 3,7 kg, tutta la zona posteriore, invece, arriva a pesare invece 4,8 kg e presenta una geometria non dissimile dalla Desmosedici usata in MotoGP. Complessivamente siamo sui 225 kg, ovvero dodici in meno rispetto ai requisiti minimi imposti dalla Dorna e dalla FIM per completare una gara intera. Facendo una comparazione con le Energica EGO Corsa usate dal 2019 al 2022 ballano venti chili in meno.
L’unità elettrica sfrutta il liquido refrigerante per contenere la temperatura del pacco batteria da 18 kWh, mentre in termini di potenza si toccano i 150 cv. Un quantitativo sufficiente per permettere al bolide emiliano di raggiungere i 275 km/h di velocità massima. Una punta raggiunta dal collaudatore ufficiale del marchio Michele Pirro nel corso di una sessione di test privati al Mugello.
Sul fronte ammortizzatori, questi sono di derivazione Ducati Superleggera V4. La forcella, pressurizzata è una Öhlins NPX 25/30, mentre sul fronte freni sono adoperate le medesime pinze della SBK, ovvero le Brembo GP4RR M4 32/36, attivate da una pompa radiale PR19/18.
Tramite tanta tecnologia la Casa di Borgo Panigale punta a rendere il Mondiale più avvincente e di alto livello, considerato poi che quest’annata sarà anche più lunga e metterà le moto sotto stress. Sedici sono infatti le manche in programma, dislocate in otto differenti piste: Le Mans, Mugello, Sachsenring, Assen, Silverstone, Red Bull Ring, Barcellona e Misano.
Come sempre accade in avvio di una nuova stagione, i piloti hanno voluto condividere con i loro tifosi le immagini delle loro compagne di viaggio a due ruote, svelando altresì curiosi dettagli. Ad esempio, tutti hanno deciso di dare un nome femminile alla loro Rossa. Ma non come faceva in F1 Sebastian Vettel quando in Red Bull e in Ferrari distribuiva nomignoli alle sue monoposto tanto per. In questo caso le identità saranno ben visibili sul telaio.
Tito Rabat e Luca Salvadori della scuderia El Prettl Pramac hanno optato per Stella e Alessia. Eric Granado e Miquel Pons dell’LCR E-Team per Fernanda e Claudia. Matteo Ferrari e Alessio Finello della Felo Gresini Dafne e Felsinea.
Per vedere ancora in azione le Ducati al 100% verde bisognerà attendere il mese prossimo. Nello specifico dal 3 al 5 aprile al Montmelo , ultima occasione utile per i protagonisti del campionato di prepararsi in vista dell’avvio dell’annata che scatterà nel weekend dal 13 al 14 maggio in Francia.
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