Quanta responsabilità ha la Ferrari nell’inizio disastroso di stagione? Tanta, secondo un grande esperto di F1 che ha osservato la SF23 in azione in Bahrain.
La Ferrari ha iniziato con il piede sbagliato la stagione 2023. Dopo aver fatto grandi proclami in vista di una lotta mondiale con i campioni in carica della Red Bull Racing, c’era tanta attesa per vedere in pista la SF23, impegnata sul tracciato del Bahrain dove si erano già svolti i test prestagionali.
La squadra di Maranello ha subito palesato dei grossi limiti sulla gestione delle mescole con entrambi i piloti. Rispetto ai test del Bahrain Sainz ha fatto subito più fatica a trovare il feeling giusto in vista della gara. Leclerc, invece, si è trovato più a suo agio, ma non ha potuto nulla contro lo strapotere tecnico della RB19 motorizzata Honda. La squadra austriaca è stata in grado di perfezionare la RB18, autore di una brillante stagione scorsa dove ha conquistato 17 Gran Premi su 22.
La Ferrari, invece, ha fatto dei passi indietro evidenti, complicando ulteriormente la vita all’alfiere di punta. Per il secondo anno consecutivo il monegasco ha dimostrato di averne di più rispetto al compagno di squadra spagnolo, ma stavolta non c’è stata alcuna gloria. Dopo il trionfo nel 2022 a distanza di due anni e mezzo dall’ultima volta il numero 16 è stato costretto ad alzare bandiera bianca al giro 41, fermandosi per l’ennesimo problema alla centralina. Ferrari, ecco il vero motivo del ritiro di Leclerc: auto da rivedere?
I meccanici, infatti, avevano già sostituito la prima centralina dopo le qualifiche, mandando in allarme i fan della Rossa. il problema, per questioni di cablaggio, si è ripetuto anche in gara, e stavolta è risultato decisivo. Lo zero in classifica di Charles Leclerc ha avuto un peso anche per la graduatoria costruttori, dove la Ferrari è costretta ad inseguire non solo la Red Bull Racing a bottino pieno, ma anche l’Aston Martin e la Mercedes.
Ferrari nei guai secondo l’esperto di F1
I problemi tecnici sarebbero dovuti essere solo un ricordo dopo tre abbondanti mesi di lavoro. Lo stesso neo team principal Frederic Vasseur aveva dichiarato che i guai che avevano limitato l’ascesa dei ferraristi nella scorsa annata erano stati adeguatamente analizzati e risolti. Dopo tanti proclami alla vigilia della stagione, al primo appuntamento utile, sono emersi tutti i limiti tecnici della monoposto e del motore Superfast.
C’è chi ha scagionato la Scuderia modenese e chi, invece, è rimasto scioccato. L’esperto di F1 Peter Windsor ritiene clamoroso che la Ferrari non abbia ancora la giusta l’affidabilità del motore. Secondo il britannico è veramente una notizia pessima. Iniziare la stagione della svolta con uno svarione del genere rischia di consegnare nelle mani dei rivali il riconoscimento iridato. Cosa manca alla Ferrari? Arriva il “consiglio” del grande rivale.
Windsor ha affermato su YouTube: “Leclerc ha fatto il massimo ed è arrivato in P3 abbastanza comodamente, ma dal nulla si è bloccato ed è uscito dalla gara. ‘Nessuna potenza’ Ferrari”. Forse si è dato per scontato che i tecnici avessero risolto tutti i guai della scorsa annata. Nel 2022 si ritirarono numerose volte i piloti della Rossa. Sainz e Leclerc furono costretti a cambiare sei PU a testa.
“In generale, l’affidabilità in griglia era molto buona, ma c’era Charles Leclerc sulla Ferrari. Cioè è davvero spaventoso, in questa fase dei regolamenti della power unit avere questo tipo di problema”, ha aggiunto Windsor. Di sicuro è terrorizzato Charles che potrebbe già scontare 10 posizioni di penalità in griglia nel prossimo appuntamento a Jeddah.